02 Gennaio 2018 | di Lorenzo Gambi
Ripartizione dell’attivo
L’art. 117, comma 3, l. fall. dispone che il giudice delegato, in sede di ripartizione finale delle somme disponibili, può disporre – nel rispetto delle legittime cause di prelazione – che a singoli creditori concorsuali che vi acconsentano, siano assegnati, in luogo delle somme liquide loro spettanti, crediti d’imposta di titolarità del debitore fallito non ancora rimborsati.
09 Novembre 2017 | di Lorenzo Gambi
Dichiarazione di fallimento
Com’è noto, per effetto della sentenza dichiarativa di fallimento si formano due frazioni temporali, che corrispondono a due distinti periodi d’imposta. Un primo arco temporale, che va dall’inizio dell’esercizio alla data del fallimento, e un secondo arco temporale, che va dal fallimento alla chiusura della procedura.
16 Ottobre 2017 | di Lorenzo Gambi
Ammissione al passivo: forma e contenuto della domanda
L’ultimo comma dell’art. 101 l. fall. dispone che, decorsi dodici mesi dal deposito del decreto d’esecutività dello stato passivo (diciotto mesi in caso di proroga), e fino a quando non sia stato integralmente ripartito l’attivo concorsuale, le domande d’ammissione al passivo tardive sono ammissibili solo ove l’istante provi che il ritardo sia dipeso da causa a lui non imputabile (le domande cd. supertardive).
05 Ottobre 2017 | di Giorgio Corno
Fallimento: disciplina generale
Il disegno di legge approvato dalla Camera dei Deputati il 1° febbraio 2017 e trasmesso al Senato il 3 febbraio 2017 e avente ad oggetto “Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza” dedica al concordato liquidatorio giudiziale il comma 10 dell’ art. 7..
21 Settembre 2017 | di Mauro Vitiello
Sovraindebitamento
L’art. 14-quinquies della legge n. 3/2012, al primo comma, condiziona l’emissione del decreto di apertura della liquidazione del patrimonio del sovraindebitato alla verifica giudiziale inerente all’assenza di atti in frode ai creditori nei cinque anni antecedenti alla presentazione della domanda. L’assenza di atti in frode nel quinquennio va accertata altresì, ai sensi dell’art. 14-terdecies, comma due, lett. b), per riconoscere al debitore sovraindebitato, al termine della liquidazione del suo patrimonio, il beneficio dell’esdebitazione.
11 Settembre 2017 | di Alberto Cimolai
Chiusura del fallimento
Il quadro interpretativo sulla fiscalità di chiusura dei fallimenti con giudizi pendenti si va via via meglio delineando per effetto dei molteplici interpelli inoltrati dalle curatele fallimentari all’Agenzia delle Entrate.
Dopo le posizioni espresse dalla Direzione regionale del Veneto e dalla Direzione centrale registriamo ora un nuovo intervento, sempre della Direzione centrale, reso noto dall’Associazione concorsualisti di Milano a seguito di un interpello inoltrato da un proprio associato.
10 Luglio 2017 | di Filippo Lamanna
Prededuzione
Nella prassi fallimentaristica si è registrata una sia pur solo episodica casistica riguardante la questione del se, in caso di insufficienza dell’attivo fallimentare con il quale non sia possibile pagare per intero tutti i crediti prededucibili, essi concorrano paritariamente anche con il credito per compenso del curatore e con le spese anticipate dall’Erario (cd. “campione fallimentare”), o siano invece comunque subordinati a questi ultimi.
30 Giugno 2017 | di Mauro Vitiello
Finanziamenti nelle procedure concorsuali
L’esigenza di preservare l’impresa e di risanarla, assicurandone la continuità, passa obbligatoriamente per un virtuoso rapporto dell’imprenditore con le banche, i cui finanziamenti assumono un ruolo determinante nella definizione delle effettive possibilità di conservazione dell’azienda.
23 Giugno 2017 | di Alessandro Solidoro
Somministrazione
L’Agenzia delle Entrate, rispondendo ad un interpello proposto da un contribuente, si pronuncia sul vincolo di solidarietà ex art. 35 del D. Lgs. 81/2015, che lega, nell’ambito dei contratti di somministrazione di lavoro, l’impresa utilizzatrice e la somministratrice.
09 Giugno 2017 | di Filippo Lamanna
Prelazione
A distanza ormai di alcuni anni da quando è stato emanato il cd. “Decreto Destinazione Italia” non mi risulta che abbia avuto molto successo quella speciale tipologia di “workers buy out” (WBO) prevista dall’art. 11, comma 2, di tale decreto; norma che – com’è noto - ha attribuito un diritto di prelazione a favore delle società cooperative costituite da lavoratori dipendenti di imprese sottoposte a fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa nel caso di affitto o di vendita delle relative aziende, rami d’azienda o complessi di beni e contratti.