Tu sei qui
- Home ›
- Rubriche ›
- Casi e sentenze di merito
![]() |
Casi e sentenze di merito |
La costituzione di un fondo rischi nel concordato con continuità
Tribunale di Modena
In tema di concordato preventivo con continuità aziendale e redazione del piano di riparto finale, la mancata previsione da parte del Giudice Delegato di un accantonamento quantomeno prudenziale ovvero della costituzione di un fondo rischi per le somme versate in virtù di decreti ingiuntivi provvisoriamente esecutivi e poi successivamente opposti, non costituisce...
Leggi dopo |
ATI e proseguimento del contratto di appalto nel concordato
Tribunale di Rovigo
Nell'ipotesi di contratti di appalto stipulati con un’ATI, le stazioni appaltanti possono provvedere - ai sensi dell’art. 118, comma 3 bis, c.a - al pagamento diretto degli “atisti” indicati nell’istanza di parte per gli importi non ancora versati alla mandataria.
Leggi dopo |
Concordato e applicabilità in via estensiva dell’art. 163-bis l.fall.
Tribunale di Busto Arsizio
La previsione dell’art. 163-bis, ultimo comma, l.fall, e in special modo il riferimento all'applicabilità della procedura descritta dalla norma anche agli atti da autorizzare ex art. 161, comma 7, l. fall. “in quanto compatibile”, consenta di concludere per un’applicazione estensiva della stessa anche alle ipotesi in cui la debitrice non abbia acquisito una preventiva offerta di acquisto, “fatti salvi gli accorgimenti ed adattamenti richiesti dal caso concreto”.
Leggi dopo |
Esdebitazione e parziale soddisfazione dei creditori privilegiati
Tribunale di Verona
In tema di esdebitazione di soci illimitatamente responsabili di s.n.c. fallita, la condizione prevista dall’art. 141, comma 2, l.fall. non implica la necessità che ciascun creditore abbia conseguito una seppur minima soddisfazione percentuale del proprio credito, dovendo invece ritenersi realizzata quando con il ricavato della liquidazione dell’attivo sia stata pagata una parte significativa e non irrisoria dei debiti complessivamente intesi; anche a prescindere – dunque – dall’eventuale insoddisfazione totale dei creditori chirigrafari.
Leggi dopo |
Risoluzione del concordato e termine decadenziale ex art. 186 l.fall.
Tribunale di Milano
In tema di risoluzione del concordato preventivo e termine decadenziale ex art. 186 l.fall., la scadenza del termine annuale per la domanda di risoluzione non può essere rilevata d’ufficio dal giudice ma deve essere eccepito dalla parte resistente.
Leggi dopo |
L’esenzione da fallibilità dell’imprenditore agricolo
Corte d’Appello di Trento – Sez. distaccata di Bolzano
Al fine di verificare la sussistenza del presupposto per la fallibilità del soggetto imprenditore, non interessa la liceità o no del suo comportamento, ma esclusivamente la qualifica del soggetto agente quale imprenditore agricolo o imprenditore commerciale, che andrà accertata in concreto e sulla base dell’attività effettivamente compiuta.
Leggi dopo |
Responsabili gli amministratori che effettuano rimborsi in violazione della postergazione
Tribunale di Bari
Sono responsabili, ai sensi degli artt. 2394 c.c. e 146 l. fall., gli amministratori di una società fallita che abbiano restituito ai soci delle somme in violazione dell’art. 2467 c.c.
Leggi dopo |
Sovraindebitamento: il socio illimitatamente responsabile può accedere alla procedura
Tribunale di Rimini
La qualità di socio illimitatamente responsabile di società passibile di fallimento – e dunque di soggetto a cui il fallimento andrebbe esteso ex art. 147 l.fall. – non esclude l’accessibilità alle procedure di sovraindebitamento, atteso che - non essendo imprenditore -, in sede di estensione del fallimento della società non viene valutata la sua insolvenza e non vi è ragione per sostenere che egli, per ottenere l’esdebitazione, sia tenuto ad attendere la dichiarazione di fallimento della società.
Leggi dopo |
Concordato preventivo e nomina di un nuovo attestatore
Corte d’Appello di Firenze
L'imprenditore che propone istanza di concordato preventivo non può integrare la relazione dell'attestatore con quella di altro professionista o anche mutare la persona dell'attestatore.
Leggi dopo |
Giudicato endofallimentare ed inefficacia/revocabilità in sede di stato passivo
Tribunale di Milano
Il principio ex art. 95 l.fall. secondo il quale il curatore, oltre ad eccepire i fatti estintivi, modificativi o impeditivi del diritto fatto valere, può (e deve ove ne sussistano i presupposti) far valere l’inefficacia del titolo su cui sono fondati il credito o la prelazione - anche se è prescritta la relativa azione - opera anche nel caso in cui il curatore (pur in assenza di giudicato) non abbia fatto valere tale inefficacia/revocabilità in sede di stato passivo, né in sede di opposizione allo stato passivo e non possa farla valere perché processualmente preclusa.
Leggi dopo |