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Giurisprudenza commentata |
Fallimento e aggio di riscossione
Cass. Civ.
La Suprema Corte - nel ribadire il principio secondo cui l'Agente della riscossione ha diritto all'ammissione al passivo del proprio compenso (aggio), solo laddove abbia provveduto a notificare le cartelle di pagamento in data anteriore al fallimento - ha avuto occasione di precisare che il solo affidamento del ruolo all'agente della riscossione non determina - ex se - il diritto dell'Agente all'ammissione al passivo dell'aggio.
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Revoca del sostegno pubblico all'impresa: forma del sindacato del giudice ordinario e nozione ampia di finanziamento
Cass. Civ.
La revoca del sostegno pubblico concesso per lo sviluppo delle attività produttive, ai sensi dell'art. 9 del d.lgs. n. 123/98, non importa alcuna valutazione discrezionale perché il provvedimento di revoca si limita ad accertare il venire meno di un presupposto previsto in modo puntuale dalla legge, senza che l'atto di revoca possegga alcuna valenza costitutiva.
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Il soddisfacimento dei creditori chirografari è subordinato all’integrale pagamento dei crediti di rango poziore
Cass. Civ.
In costanza di concordato preventivo, il pagamento dei creditori chirografari è subordinato all’integrale soddisfazione dei crediti muniti di privilegio generale, per i quali, a norma dell’art. 160, comma 2, l. fall., è ammissibile un soddisfacimento parziale solamente ove il patrimonio mobiliare del debitore sia incapiente...
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La configurabilità della bancarotta c.d. “riparata” in ipotesi di società ammessa al concordato preventivo e poi fallita
Cass. pen.,
Ai fini della configurabilità del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, il pregiudizio ai creditori deve sussistere al momento della dichiarazione giudiziale di fallimento o del decreto di ammissione al concordato preventivo e non già al momento della commissione dell'atto antidoveroso.
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Destinazione dei flussi derivanti dalla continuità aziendale e dei frutti dell'immobile gravato da ipoteca
Tribunale di Catania
I flussi derivanti dalla continuità aziendale non costituiscono nuova finanza liberamente destinabile al ceto creditorio senza il necessario rispetto delle cause legittime di prelazione, in quanto la possibilità di destinare tali flussi al pagamento dei creditori in deroga all'art. 2740 c.c. comporterebbe la totale inapplicabilità dell'art.160 comma 2 l.fall. (alterazione cause legittime di prelazione).
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Il pagamento dei debiti anteriori nell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi
Tribunale di Torino
Il pagamento di debiti anteriori ex art. 3, comma 1-bis, d.l. n. 347/2003 non può essere autorizzato per assecondare pretese “ricattatorie” dei creditori anteriori, né qualora l'azienda dell'imprenditore insolvente sia oggetto di un contratto d'affitto, atteso che in detta ipotesi l'eventuale pagamento non sarebbe funzionale alla continuità aziendale della società in procedura, ma a quella dell'affittuaria.
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La moratoria ultrannuale dei creditori privilegiati e la conseguente inammissibilità della proposta concordataria
Tribunale di Modena
Il piano concordatario deve prevedere, a pena di inammissibilità della proposta, che il soddisfacimento dei creditori con diritto di prelazione sui beni necessari alla continuità aziendale avvenga entro il termine massimo di un anno dal decreto di omologazione.
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L'azione per l'inefficacia dei pagamenti ex art. 44 l. fall.
Cass. Civ.
I pagamenti effettuati dal debitore dopo l'apertura del concorso ex art. 44, comma 1, l. fall. sono inefficaci nei confronti della massa a partire dall'ora “zero” del giorno in cui la sentenza dichiarativa di fallimento è iscritta presso il Registro delle imprese, non rilevando l'orario nel quale tale adempimento sia stata eseguito.
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Revocatoria di atti a titolo gratuito: il pregiudizio non deve essere conosciuto anche dal terzo
Cass. Civ.
L'azione revocatoria ordinaria di atti a titolo gratuito non postula che il pregiudizio arrecato alle ragioni del creditore sia conosciuto, oltre che dal debitore, anche dal terzo beneficiario, il quale ha comunque acquisito un vantaggio senza un corrispondente sacrificio e, quindi, ben può vedere il proprio interesse posposto a quello del creditore.
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Sull’insolvenza della Banca Popolare di Vicenza
Corte d'Appello di Venezia
L'insolvenza di una banca sottoposta a liquidazione coatta amministrativa deve essere appurata facendo riferimento al momento in cui il provvedimento di liquidazione viene emanato...
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