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Giurisprudenza commentata |
Accordo di ristrutturazione dei debiti nella fase esecutiva del concordato preventivo
Tribunale di Padova
L'art. 185 l. fall. non è ostativo all'inserimento di un accordo di ristrutturazione dei debiti nell'ambito della fase esecutiva di un concordato preventivo. L'accordo può avere ad oggetto la rinegoziazione delle previsioni della proposta concordataria omologata con la maggior parte o tutti i creditori
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Bancarotta fraudolenta documentale solo in caso di diminuzione del patrimonio sociale
Cass. Pen.
Artifici contabili posti in essere dagli amministratori della società fallita intesi a stornare crediti vantati dalla medesima per iscriverli quali sopravvenienze passive non possono mai integrare il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale...
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In attesa che la Cassazione si esprima in vista del Codice della crisi dell'impresa e dell'insolvenza
Cass. Civ.
Il credito del professionista che ha predisposto il ricorso per l'ammissione alla procedura concorsuale minore rientra tra i crediti sorti in “funzione” di quest'ultima procedura e, come tale, a norma dell'art. 111, comma 2, l.fall., va soddisfatto in prededuzione nel successivo fallimento...
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Concordato preventivo e garanzia patrimoniale generica: applicazioni e deroghe all'art. 2740 c.c.
Tribunale di Novara
È inammissibile la domanda di concordato preventivo proposta dall'imprenditore individuale qualora nel passivo non vengano indicati, oltre ai creditori dell'impresa, anche i creditori personali, dal momento che, ai sensi dell'art. 2740 c.c., l'imprenditore individuale risponde con tutto il suo patrimonio delle obbligazioni assunte...
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Direzione e coordinamento societario: prevale il principio di effettività
Cass. Civ.
Per l'esistenza di un gruppo di imprese assoggettate a direzione e coordinamento non è indispensabile che la sua costituzione risulti da atti formali o che le società controllate operino simultaneamente, prevalendo il principio di effettività...
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Contestazione dei crediti in adunanza e raggiungimento delle maggioranze nel concordato con classi
Cass. Civ.
In sede di approvazione della proposta di concordato preventivo, il momento definitivo per determinare chi siano i soggetti abilitati a votare e quale sia l'entità delle maggioranze necessarie per l'approvazione della proposta coincide con lo svolgimento delle operazioni affidate al giudice delegato nel corso dell'adunanza dei creditori.
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Mediante il controllo sulla fattibilità economica si valuta se sussiste o meno una manifesta inettitudine del piano a raggiungere gli obiettivi
Cass. Civ.
In tema di concordato preventivo, il tribunale è tenuto ad una verifica diretta del presupposto di fattibilità del piano per poter ammettere il debitore alla relativa procedura, nel senso che, mentre il controllo di fattibilità giuridica non incontra particolari limiti, quello concernente la fattibilità economica...
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Sovraindebitamento: ammissibile la dilazione oltre l’anno del pagamenti dei creditori privielgiati
Sovraindebitamento: piano del consumatoreNel piano del consumatore e nell'accordo di composizione della crisi è ammissibile la dilazione del pagamento dei privilegiati anche oltre il termine annuale previsto dall'art. 8, comma 4 della legge n. 3 del 2012, a prescindere dalla continuità aziendale; in tale evenienza i creditori prelatizi hanno diritto di voto,
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Prime riflessioni sull'applicazione del criterio della “prevalenza quantitativa attenuata” nel concordato “misto” alla luce della disciplina del c.c.i.
Tribunale di Milano
La teoria che vorrebbe applicare le riflessioni sul contratto misto al concordato misto e che, quindi, vorrebbe vedere integrate o combinate le discipline dettate, rispettivamente, per il concordato liquidatorio e per il concordato in continuità, si scontra con il rilievo per cui tali discipline non sono in realtà compatibili, non fosse altro che per la diversa percentuale di soddisfacimento dei creditori prevista nelle due ipotesi.
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Sovraindebitamento: sì all’esdebitazione anche con soddisfazione parziale dei creditori privilegiati
Tribunale di Monza
E' meritevole dell'esdebitazione il ricorrente che abbia richiesto il beneficio entro un anno dall'adozione del decreto di chiusura della liquidazione del patrimonio anche laddove i soli creditori privilegiati siano stati soddisfatti parzialmente...
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