Editoriali

Parole da dimenticare

 

La parola "fallimento" è stata soppressa dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza; si parlerà di liquidazione giudiziale (invece di fallito, semplicemente debitore). Così termina la storia di una parola, formatasi nel significato attuale, con il latino medievale, per indicare la situazione causata da chi non adempie ai propri debiti e viene sottoposto a perciò provvedimenti anche di carattere personale. L'Autore svolge alcune riflessioni sulla scelta terminologica del nostro Legislatore e sul Codice della crisi d'impresa, entrato in vigore lo scorso 15 luglio.

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