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Le modifiche apportate al preconcordato dalla legislazione d’emergenza: limiti e alternative stragiudiziali proposte dalla dottrina |
Premessa | Le modifiche apportate alla disciplina del preconcordato | Gli effetti delle modifiche alla disciplina del preconcordato | I limiti della soluzione adottata dal legislatore | Riepilogo di alcune alternative stragiudiziali proposte dalla dottrina | Conclusioni |
I gravissimi effetti economici che l’epidemia di Covid 19 sta provocando hanno indotto i legislatori nazionali, anche su impulso, per quanto attiene ai paesi europei, della CERIL, ad apportare modifiche alla propria legislazione in materia di insolvenza. Per quanto riguarda l’Italia, le principali modifiche alla disciplina della crisi d’impresa sono state apportate dal legislatore con l’emanazione del D.L. n. 23 dell’8 aprile 2020 (Decreto Liquidità) e della relativa legge di conversione n. 40 del 5 giugno 2020. Tra le modifiche che hanno suscitato maggiore attenzione da parte della dottrina sono sicuramente comprese quelle relative alla disciplina del preconcordato (o concordato “in bianco”). Come evidenziato nell'articolo, la dottrina non ha tardato a segnalare limiti e criticità delle modifiche apportate dal legislatore alla disciplina del preconcordato e a proporre soluzioni alternative.
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