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Convertito in legge il Decreto Ristori: novità per il sovraindebitamento

Il c.d. Decreto Ristori (d.l. n. 137/2020) è stato convertito nella legge 18 dicembre 2020, n. 176, recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza  epidemiologica  da  COVID-19", approvata in Senato il 18 dicembre e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 319 del 24 dicembre 2020.

Il provvedimento, oltre a convertire in legge con modificazioni il c.d. Decreto Ristori (D.L. n. 137/2020), abroga espressamente i Decreti Ristori bis (D.L. n. 149/2020), Ristori ter (D.L. n. 154/2020) e Ristori quater  (D.L. n. 157/2020), con salvezza degli atti e dei provvedimenti adottati, nonché degli effetti prodotti e dei rapporti giuridici sorti nel frattempo sulla base degli stessi.

Tra le novità, una serie di modifiche alla legge n. 3/2012, in tema di sovraindebitamento, che di fatto anticipano le misure contenute nel nuovo Codice della crisi di impresa (D.lgs. n. 14/2019).

In particolare, la legge di conversione del decreto ristori dispone:

- l'ampliamento del perimetro dei requisiti soggettivi di accesso, grazie al quale rientrano nella nozione di consumatore anche i soci illimitatamente responsabili di società di persone e un'apertura per le c.d. procedure familiari, nonché per la previsione dell'esdebitazione dell'incapiente.

-l'estensione a favore dei soci illimitatamente responsabili degli effetti dell'accordo di composizione della crisi proposta dalla società a suoi creditori e l'ammissibilità di procedure di sovraindebitamento familiari;

-alcune novità in tema di piano del consumatore e in tema di accordo di composizione della crisi, introducendo per quest'ultimo il cram down erariale;

- la legittimazione per  la procedura di liquidazione del patrimonio a intraprendere l'azione revocatoria ordinaria, che viene espressamente attribuita al liquidatore giudiziale;

- la possibilità di accedere, per una sola volta, al beneficio dell'esdebitazione dell'incapiente: qualora non si possa offrire ai creditori alcuna utilità neppure in prospettiva futura  e senza discendere al di sotto di una soglia minima di reddito (pari all'assegno sociale aumentato della e normalizzato secondo i parametri ISEE), è possibile, quindi, l'immediata dichiarazione di inesigibilità dei debiti (ad eccezione di quelli di cui al comma 3 dell'art. 14 terdecies), senza passare per la liquidazione.

Le disposizioni previste dalla legge di conversione si applicano alle procedure di sovraindebitamento pendenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione dello stesso.

Altre misure riguardano: la rateizzazione dell'acconto 2020 delle imposte sui redditi e dell'Irap ed una detassazione per tutti i contributi e le indennità erogati a seguito dell'emergenza da Covid-19.

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