Bussola

Esdebitazione

Sommario

Inquadramento | I soggetti ai quali si applica l’esdebitazione | I debiti compresi nell’esdebitazione | I requisiti di meritevolezza | Le condizioni per accedere al beneficio dell’esdebitazione | La soddisfazione dei creditori sociali | (Segue) La soddisfazione pro forma dei creditori sociali | I coobbligati, i fideiussori e gli obbligati in via di regresso | L’esdebitazione dei crediti concorsuali non concorrenti | Esdebitazione e chiusura del fallimento | Altri aspetti procedimentali | Il D.L. 27 giugno 2015, n. 83, conv. in L. n. 132/2015 | La c.d. “Riforma Rordorf” | Riferimenti |

 

L'art. 128 del d. lgs. 9 gennaio 2006, n. 5 ha introdotto nel nostro sistema l'istituto del c.d. discharge, prima sconosciuto come fattispecie disciplinata autonomamente.   L'espressione «esdebitazione» si riferiva prima di tale provvedimento all'effetto conseguente all'avvenuta esecuzione da parte del debitore degli obblighi assunti con il concordato preventivo o fallimentare.   Come si legge nella Relazione al citato  decreto, la scelta del legislatore ha voluto contribuire allo sviluppo di nuove attività imprenditoriali: da un lato, incoraggiando un maggior numero di soggetti ad intraprendere un'attività di impresa; dall'altro, incentivando gli imprenditori dichiarati falliti a cominciare una nuova attività in nome proprio.   Come si legge sempre nella Relazione governativa, l'istituto della esdebitazione, omologo a quello già presente in altre legislazioni europee e in quella americana, ha costituito nel momento della sua introduzione una assoluta novità nel nostro sistema concorsuale.   In sintonia con i principi elencati nella legge delega 14 maggio 2005, n. 80 – prosegue la Relazione – l'istituto è stato strutturato in modo tale da evitare che, nell' applicazione pratica, possa incentivare distorsioni nei comportamenti del debitore insolvente.   Si è voluto liberare il ...

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