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Casi e sentenze su Graduazione |
Concordato: il pagamento integrale dell’Iva non altera l’ordine delle cause legittime di prelazione
CORTE D’APPELLO DI GENOVA
Nel concordato preventivo, il pagamento integrale dell’IVA non comporta una violazione dell’art. 160, comma 2, l. fall., con riguardo al divieto di alterare l’ordine delle cause legittime di prelazione: la possibilità di derogare alle norme sulla gradazione dei privilegi discende dalla natura di norma eccezionale dell’art. 182-ter l. fall., con la conseguenza che il pagamento del credito Iva non presuppone il ricorso a finanza esterna, neppure in caso di incapienza del patrimonio del debitore concordatario per il soddisfacimento degli altri creditori.
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Concordato liquidatorio: contenuto della proposta e degrado dei crediti ipotecari
TRIBUNALE DI TREVISO
Il degrado al chirografo dei creditori ipotecari appare giustificato, ex art. 160, comma 2, l. fall., se la relazione giurata attesta un incremento di valore ricavabile dalla dismissione del patrimonio che, nell’ambito di una prospettiva liquidatoria, può ragionevolmente derivare nel concordato dall’apporto fornito da una società controllata, con modalità che possono prevedere anche una prosecuzione temporanea dell’attività di gestione degli immobili.
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Concordato: obbligo di pagamento integrale del debito Iva, anche senza transazione fiscale
CORTE D'APPELLO DI MILANO
L’art. 182-ter l. fall., nella parte in cui stabilisce che la proposta concordataria può prevedere esclusivamente un pagamento dilazionato dell’Iva, e non anche la falcidia, afferma un principio inderogabile, sia che il debitore abbia deciso di avvalersi della transazione fiscale, sia nel caso contrario.
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Concordato preventivo: il debito Iva va sempre pagato integralmente
TRIBUNALE DI VICENZA
In ambito concordatario il debito per l’Iva deve sempre essere pagato interamente, anche al di fuori della transazione fiscale.
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Concordato fallimentare: ammissibilità dello stralcio Iva nei limiti dell’art. 124, comma 3, l. fall. e relazione del professionista
TRIBUNALE DI PADOVA
Nell’ambito della disciplina del concordato fallimentare non è previsto l’istituto della transazione fiscale, di cui all’art. 182-ter l. fall., con la conseguenza che l’unica norma di riferimento in relazione al trattamento da riservare ai creditori privilegiati rimane quella dell’art. 124, comma 3, l. fall., che pone, come limite esclusivo alla falcidia, la soddisfazione in misura non inferiore, in ragione della collocazione preferenziale, a quella realizzabile in caso di liquidazione dei beni su cui sussiste la causa di prelazione, limite nel caso di specie pacificamente rispettato.
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Concordato preventivo: obbligo di pagamento integrale del debito Iva
TRIBUNALE DI VICENZA
Il debito per IVA va sempre pagato per intero nel concordato preventivo, a prescindere dalla presenza o meno di una transazione fiscale, atteso che la norma che lo prevede va considerata di natura inderogabile, come è confermato dalla disciplina della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, e ciò anche con finanza di terzi, posto che il pagamento al 100% dell’IVA deve integrare una previsione del piano concordatario, restando perciò indifferente alla provenienza della finanza occorrente.
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