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Casi e sentenze su Liquidazione dell’attivo (nel fallimento) |
Assegnazione dei beni: applicabilità nella procedura fallimentare
Tribunale di Larino – Sez. Fall. – 10 novembre 2016
Tribunale di Larino - Sez. Fallimenti - 10 Novembre 2016.pdf
Sebbene nella procedura fallimentare la liquidazione dell’attivo sia regolata da una disciplina ad hoc tendente al massimo realizzo possibile, l’istituto dell’assegnazione dei beni ai creditori non è, ex se, strutturalmente incompatibile con la liquidazione fallimentare: è lo stesso legislatore che, con l’art. 104-ter, comma 8, l. fall. ha ritenuto di poter rinunciare a tale liquidazione, quando essa appaia non conveniente.
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L’alienazione della casa del fallito
Tribunale di Pescara
In tema di alienazione della casa del fallito, l’art. 47, comma 2, l. fall. riferendosi alla liquidazione delle attività come limite temporale per la distrazione dall’uso abitativo dell’immobile, non comporta che la vendita della casa sia l’ultimo atto della fase di liquidazione.
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Liquidazione dell’attivo e forme privatistiche degli atti di vendita
TRIBUNALE DI BERGAMO
Nell’ambito delle procedure fallimentari, si ravvisa una vendita coattiva sia nel caso in cui il curatore opti per una vendita forzata secondo le regole dettate per le procedure esecutive dal codice di procedura civile, sia per il caso in cui la cessione avvenga tramite un negozio di natura privatistica. In quest’ultimo caso la valutazione di legittimità della vendita è svincolata dal rigido rispetto delle prescrizioni codicistiche, essendo invece ancorata al rispetto dei principi di pubblicità e competitività del procedimento di scelta del contraente che governano la liquidazione dell’attivo fallimentare.
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