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Casi e sentenze |
Scioglimento di contratti pendenti nel concordato preventivo con riserva
CORTE D'APPELLO DI BARI
L’art. 169-bis l. fall., che prevede la possibilità per il debitore di richiedere la sospensione o lo scioglimento, per non più di 120 giorni, dei contratti in corso di esecuzione alla data di presentazione del ricorso di concordato preventivo, è applicabile anche in ipotesi di concordato con riserva.
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Fallimento in estensione della società di fatto di cui il fallito è socio illimitatamente responsabile: questione di legittimità costituzionale
TRIBUNALE DI BARI
Va sollevata questione di legittimità costituzionale dell’art. 147, comma 5, l. fall., nella parte in cui, nell’ipotesi di fallimento originariamente dichiarato nei confronti di una società di capitali, non consente l’estensione del fallimento ad una società di fatto tra la società originariamente dichiarata fallita ed altri soci di fatto, siano essi persone fisiche o altre società, per contrasto con gli artt. 3, comma 1, e 24, comma 1, Cost.
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Divieto di iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari nel concordato e pagamento di debiti pregressi verso subappaltatori
TRIBUNALE DI BERGAMO
Dalla data di presentazione della domanda di concordato preventivo, il pagamento di debiti pregressi nei confronti dei subappaltatori può essere autorizzato solo in presenza dei requisiti di cui all’art. 182-quinquies, comma 4, l.fall.
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Concordato preventivo: revoca dell’ammissione ex art. 173 l. fall. e atti in frode
Tribunale di Bergamo
Non tutte le condotte fraudolente compiute dal debitore prima della presentazione della domanda di concordato preventivo sono di per sé stesse ostative alla prosecuzione della procedura: la sfera di applicabilità dell’art. 173 l. fall. deve essere circoscritta a quei comportamenti che, per gravità e importanza, rendono illegittimo il ricorso proposto dall’imprenditore. Tale valutazione deve essere compiuta dal giudice tenendo conto dell’impatto che le condotte hanno avuto sulla causazione della crisi.
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Dichiarazione di fallimento: notifica e presupposti
CORTE D'APPELLO DI BARI
In base al tenore letterale dell’art. 145 c.p.c., che parla di “persona addetta alla sede”, ai fini della validità della notifica da parte dell’Ufficiale giudiziario è sufficiente che il soggetto sia collegato con la società a cui occorre notificare l’atto, non essendo richiesto che il soggetto sia un lavoratore subordinato presso la stessa.
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Procedimento per la dichiarazione di fallimento di società in liquidazione: termine a comparire, legittimazione processuale dell’amministratore giudiziario, stato di insolvenza
CORTE D'APPELLO DI BARI
CORTE D'APPELLO DI BARI
Il mancato rispetto del termine dilatorio a comparire di cui all’art. 15, comma 3, l. fall. (versione previgente) deve essere formalmente e immediatamente eccepito dalla parte interessata ai sensi e per gli effetti dell’art. 157 c.p.c., trattandosi di un termine a tutela dell’interesse privato e non a presidio di più generali interessi pubblicistici sulla regolarità della procedura. Né consegue che la nullità della convocazione in giudizio derivante dall’inosservanza del termine dilatorio di comparizione previsto dall’art. 15, comma 3, l. fall., deve ritenersi sanata nel caso in cui parte resistente si sia costituita in giudizio e, senza eccepire tale violazione, prenda posizione nel merito delle contestazioni mosse da parte ricorrente.
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