Editoriali

Editoriali

La manovra di bilancio 2018 e i fondi fallimentari destinati al FUG: dalla tutela dei creditori alla speculazione forzosa erariale

11 Gennaio 2018 | di Filippo Lamanna

Deposito delle somme

Come già annunciato nelle news del 2 gennaio (“La Legge di Bilancio 2018 approda in G.U.“) e del 9 gennaio 2018 (“Deposito delle somme riscosse: le modifiche della Legge di Bilancio 2018“), la nuova Legge di Bilancio 2018 (L. 27 dicembre 2017, n. 205), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre, ha modificato – tra l’altro - l’art. 34 della legge fallimentare in tema di deposito, sui conti correnti fallimentari, delle somme riscosse dal curatore.

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Ancora sulle elusioni dell’art. 163-bis l.fall.

09 Gennaio 2018 | di Danilo Galletti

Offerte concorrenti nel concordato (nella legge fallimentare)

Il piano concordatario che sia imperniato sul trasferimento “sostanziale” dell’azienda ad altro soggetto economico contrasta con le norme imperative che regolano la materia, configurando altresì abuso dello strumento concordatario.

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Riparto finale ed assegnazione dei crediti fiscali

02 Gennaio 2018 | di Lorenzo Gambi

Ripartizione dell’attivo

L’art. 117, comma 3, l. fall. dispone che il giudice delegato, in sede di ripartizione finale delle somme disponibili, può disporre – nel rispetto delle legittime cause di prelazione – che a singoli creditori concorsuali che vi acconsentano, siano assegnati, in luogo delle somme liquide loro spettanti, crediti d’imposta di titolarità del debitore fallito non ancora rimborsati.

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La frazione prefallimentare e le imposte dirette

09 Novembre 2017 | di Lorenzo Gambi

Dichiarazione di fallimento

Com’è noto, per effetto della sentenza dichiarativa di fallimento si formano due frazioni temporali, che corrispondono a due distinti periodi d’imposta. Un primo arco temporale, che va dall’inizio dell’esercizio alla data del fallimento, e un secondo arco temporale, che va dal fallimento alla chiusura della procedura.

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La domanda erariale "supertardiva"

16 Ottobre 2017 | di Lorenzo Gambi

Ammissione al passivo (nel fallimento)

L’ultimo comma dell’art. 101 l. fall. dispone che, decorsi dodici mesi dal deposito del decreto d’esecutività dello stato passivo (diciotto mesi in caso di proroga), e fino a quando non sia stato integralmente ripartito l’attivo concorsuale, le domande d’ammissione al passivo tardive sono ammissibili solo ove l’istante provi che il ritardo sia dipeso da causa a lui non imputabile (le domande cd. supertardive).

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Alcune riflessioni sul (futuro?) concordato liquidatorio giudiziale

05 Ottobre 2017 | di Giorgio Corno

Fallimento: disciplina generale

Il disegno di legge approvato dalla Camera dei Deputati il 1° febbraio 2017 e trasmesso al Senato il 3 febbraio 2017 e avente ad oggetto “Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza” dedica al concordato liquidatorio giudiziale il comma 10 dell’ art. 7..

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Atti in frode ai creditori e procedura di liquidazione del patrimonio del sovraindebitato

21 Settembre 2017 | di Mauro Vitiello

Sovraindebitamento

L’art. 14-quinquies della legge n. 3/2012, al primo comma, condiziona l’emissione del decreto di apertura della liquidazione del patrimonio del sovraindebitato alla verifica giudiziale inerente all’assenza di atti in frode ai creditori nei cinque anni antecedenti alla presentazione della domanda. L’assenza di atti in frode nel quinquennio va accertata altresì, ai sensi dell’art. 14-terdecies, comma due, lett. b), per riconoscere al debitore sovraindebitato, al termine della liquidazione del suo patrimonio, il beneficio dell’esdebitazione.

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Fiscalità di chiusura e giudizi pendenti

11 Settembre 2017 | di Alberto Cimolai

Chiusura del fallimento

Il quadro interpretativo sulla fiscalità di chiusura dei fallimenti con giudizi pendenti si va via via meglio delineando per effetto dei molteplici interpelli inoltrati dalle curatele fallimentari all’Agenzia delle Entrate. Dopo le posizioni espresse dalla Direzione regionale del Veneto e dalla Direzione centrale registriamo ora un nuovo intervento, sempre della Direzione centrale, reso noto dall’Associazione concorsualisti di Milano a seguito di un interpello inoltrato da un proprio associato.

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Insufficienza dell’attivo fallimentare e pagamento dei crediti prededucibili

10 Luglio 2017 | di Filippo Lamanna

Prededuzione

Nella prassi fallimentaristica si è registrata una sia pur solo episodica casistica riguardante la questione del se, in caso di insufficienza dell’attivo fallimentare con il quale non sia possibile pagare per intero tutti i crediti prededucibili, essi concorrano paritariamente anche con il credito per compenso del curatore e con le spese anticipate dall’Erario (cd. “campione fallimentare”), o siano invece comunque subordinati a questi ultimi.

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Finanziamento dell’imprenditore in crisi: causa di aggravamento del dissesto o soluzione virtuosa

30 Giugno 2017 | di Mauro Vitiello

Finanziamenti nelle procedure concorsuali

L’esigenza di preservare l’impresa e di risanarla, assicurandone la continuità, passa obbligatoriamente per un virtuoso rapporto dell’imprenditore con le banche, i cui finanziamenti assumono un ruolo determinante nella definizione delle effettive possibilità di conservazione dell’azienda.

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