23 Giugno 2017 | di Alessandro Solidoro
Somministrazione
L’Agenzia delle Entrate, rispondendo ad un interpello proposto da un contribuente, si pronuncia sul vincolo di solidarietà ex art. 35 del D. Lgs. 81/2015, che lega, nell’ambito dei contratti di somministrazione di lavoro, l’impresa utilizzatrice e la somministratrice.
09 Giugno 2017 | di Filippo Lamanna
Prelazione
A distanza ormai di alcuni anni da quando è stato emanato il cd. “Decreto Destinazione Italia” non mi risulta che abbia avuto molto successo quella speciale tipologia di “workers buy out” (WBO) prevista dall’art. 11, comma 2, di tale decreto; norma che – com’è noto - ha attribuito un diritto di prelazione a favore delle società cooperative costituite da lavoratori dipendenti di imprese sottoposte a fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa nel caso di affitto o di vendita delle relative aziende, rami d’azienda o complessi di beni e contratti.
01 Giugno 2017 | di Carlo Pagliughi
Fallimento: disciplina generale
L’art. 34, primo comma, l.fall. prescrive - nel primo periodo - che “le somme riscosse a qualunque titolo dal curatore sono depositate entro il termine massimo di dieci giorni dalla corresponsione sul conto corrente intestato alla procedura fallimentare aperto presso un ufficio postale o presso una banca scelti dal curatore”. Nel secondo periodo (introdotto dall’art. 3 del D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169) del medesimo comma viene specificato che...
17 Maggio 2017 | di Danilo Galletti
Decreto ingiuntivo
Il decreto ingiuntivo non dichiarato esecutivo ai sensi dell’art. 647 c.p.c. prima della presentazione della domanda di concordato preventivo non è opponibile alla Massa creditoria, poiché la declaratoria giudiziale costituisce una formalità da espletare ai sensi degli artt. 45-169 l.fall.
05 Maggio 2017 | di Filippo Lamanna
Fallimento: disciplina generale
Intervengo su questa problematica perché reputo che essa sia ancora del tutto aperta al dibattito e all’approfondimento, benchè negli ultimi tre anni sia emerso un orientamento maggiormente orientato a ritenere possibile – ahimè, senza alcun limite discretivo - che venga dichiarato il fallimento di un’impresa assoggettata a concordato preventivo omologato, senza la previa risoluzione di quest’ultimo.
25 Aprile 2017 | di Francesca Mammone
Domanda di concordato
Il procedimento di revoca del concordato preventivo trova la sua disciplina nel primo e secondo comma dell’art. 173 l.fall., applicabili (perlomeno il secondo comma), quanto agli aspetti procedurali, anche alle ipotesi di revoca previste dal comma 3.
17 Aprile 2017 | di Antonio Maria Leozappa
Curatore fallimentare: ruolo e funzioni
Alcune Camere di Commercio hanno adottato la prassi di notificare nei confronti dei Curatori fallimentari verbali di accertamento con i quali viene contestata la violazione dell’art. 33 l.fall. in caso di ritardo nel deposito del rapporto semestrale, con conseguente irrogazione di una sanzione.
12 Aprile 2017 | di Giovanni Pietro Rota
Adempimenti fiscali nel fallimento
Il D.Lgs. 139/2015, che ha completato l’iter di recepimento della direttiva 34/2013/UE in materia di bilancio, è intervenuto profondamente sugli schemi di stato patrimoniale e conto economico previsti dagli artt. 2424 e 2425 del Codice Civile. In tale contesto, uno tra gli interventi di maggiore rilievo è certamente la soppressione dell’area straordinaria del conto economico (ex voce E) che determina, tra l’altro, conseguenze sulla determinazione della base imponibile IRAP. Per “sterilizzare” l’effetto causato dall’eliminazione dell’area straordinaria sulla determinazione della base imponibile IRAP è recentemente intervenuto sull’art. 5, comma 1, D.Lgs. n. 446/1997 il cd. Decreto Milleproroghe introducendo..
24 Marzo 2017 | di Alessandro Corrado
Crediti chirografari
In caso di fallimento i crediti vantati dall’amministratore delegato non sono riconducibili alla categoria dei crediti privilegiati, ma a quella dei chirografari. Questo è quanto ha ribadito la Corte di Cassazione nella recente sentenza del 21 febbraio 2017 n. 4406.
08 Marzo 2017 | di Mauro Vitiello
Sovraindebitamento: piano del consumatore
Dei tre procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento, il piano del consumatore ha delle peculiarità che inducono a porsi il problema della sua natura giuridica, e ciò non soltanto perchè è riservato esclusivamente al soggetto il cui sovraindebitamento sia ricollegabile unicamente ad obbligazioni contratte per necessità personali, ma altresì perchè non v'è dubbio che, con l’introduzione dell’istituto, il legislatore abbia inteso dare una risposta ad un diffuso problema sociale, quello della persona fisica che, gravata da debiti che verosimilmente non avrà mai la possibilità di pagare, subisce l'emarginazione conseguente alla sfiducia del mondo creditizio e non solo.