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Gli squilibri finanziari e le possibili soluzioni: il piano attestato di risanamento ex art. 67 L.Fall. Proposte minime in un convegno di diritto della crisi
Piani di risanamentoUna possibile soluzione agli squilibri finanziari dell'azienda è il piano attestato di risanamento ex art. 67, comma 3, lett. d), l.fall. così come previsto dall'attuale legge fallimentare. Viene, quindi, fornita una schematica illustrazione dell'istituto, illustrandone innanzitutto lo scopo, ossia la tempestiva gestione della crisi attraverso soluzioni negoziali volte ad evitare l'accesso a procedure concorsuali quali l'accordo di ristrutturazione o il concordato preventivo.
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Il diritto di credito per indennizzo assicurativo nel fallimento e nel concordato preventivo
Società di assicurazioneIl diritto di credito per indennizzo assicurativo in conseguenza di evento dannoso verificatosi anteriormente alla procedura concorsuale rientra nell'attivo della medesima a prescindere dalla data della richiesta risarcitoria formulata dal danneggiato. A tale principio non fa eccezione il caso di infortunio sul lavoro ma solo quello della c.d. RCA (responsabilità civile autoveicoli).
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Profili operativi degli strumenti di allerta
Crisi d'impresa e insolvenzaL'articolo si propone di analizzare i principali profili operativi degli strumenti di allerta contenuti nel nuovo Codice della Crisi e dell'Insolvenza (CCII), a partire dall'obbligatoria adozione di un adeguato assetto societario (organizzativo, amministrativo e contabile) – anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi e della conseguente attività di monitoraggio e vigilanza a cura di amministratori, sindaci e revisori, per poi focalizzarsi sui meccanismi di rilevazione ed analisi degli indici della crisi, soffermandosi in particolar modo sul DSCR.
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L'esdebitazione del consumatore
EsdebitazioneIl diritto per sua natura è sempre intrecciato ad altri saperi, come se rispondesse quasi per statuto al celebre invito di Forster, “connect, only connect”: e lo dimostra benissimo l'argomento dell'esdebitazione, intrecciato com'è, nelle sue capacità espansive, a saperi anche diversissimi fra loro quali l'economia, la sociologia, la storia, la letteratura, e perfino la psicoanalisi e la teologia. Descritta nella massima sintesi possibile, l'esdebitazione consiste nella liberazione di un soggetto da tutti i suoi debiti: e questa definizione elementare lascia intuire già da sola i mille rimandi del fenomeno.
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Ammissione allo stato passivo quando la domanda di insinuazione è proposta oltre il termine
Agenzia delle Entrate, Risposta
La Risposta del 7 febbraio 2020 n. 33 dell'Agenzia delle Entrate in ordine alla possibilità di emissione di nota di credito ex art. 26 DPR 633/72 in caso di mancata ammissione del creditore allo stato passivo quando abbia proposto la domanda di insinuazione oltre il termine di cui all'art. 101, comma 1, l. fall..
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Le note di variazione in diminuzione IVA nei confronti di un soggetto fallito in caso di contratti a esecuzione continuata o periodica
Contratti ad esecuzione istantanea, o continuata o periodicaCon la risposta ad interpello n. 261 dell'11 agosto 2020, l'Agenzia delle Entrate si è soffermata sul momento a partire dal quale il creditore può emettere una nota di variazione in diminuzione ai fini IVA, qualora il proprio debitore sia stato interessato da un fallimento. In particolare, la società fallita ha ricevuto delle note di accredito dai fornitori di servizi ad esecuzione continuata o periodica (principalmente per servizi elettrici e telefonia). Trattasi nello specifico di documenti relativi a fatture rimaste insolute (emesse sia nel periodo antecedente che in quello successivo al fallimento) per servizi effettivamente resi all'istante nel periodo antecedente al fallimento.
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Transazione fiscale: il trattamento dei debiti tributari “tardivi” nell'accordo di ristrutturazione dei debiti
Transazione fiscale nelle procedure concorsualiIl lasso temporale compreso tra la data di presentazione della proposta di transazione fiscale, nell'ambito di un accordo di ristrutturazione dei debiti, e la data di accettazione della stessa da parte dell'Agenzia è (purtroppo) molto ampio, variando in genere da sei a diciotto mesi; è ovviamente ancor più ampio quello decorrente dalla data di riferimento della situazione debitoria esposta nella proposta, atteso che per forza di cose tale situazione è necessariamente riferita a una data di qualche mese anteriore a quella di presentazione della domanda di transazione.
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L'azione di responsabilità degli amministratori alla luce delle modifiche apportate dal D.Lgs n. 14/2020
Azioni di responsabilità verso amministratori e soci di s.r.l.L'art. 255 del d.lgs 12 gennaio 2019 n. 14 (Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza) è una norma che, nell'individuare le azioni di responsabilità esperibili dal curatore della liquidazione giudiziale, non si limita a riprodurre il contenuto della norma attualmente vigente (l'art. 146 comma 2° legge fall.) - come è avvenuto con altre norme del capo dedicato alla liquidazione giudiziale delle società - ma introduce indubbiamente delle novità la cui valenza deve essere oggetto di meditata riflessione, allo scopo di verificare se e in che misura i profili innovativi incidano sulla disciplina in questo momento vigente
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Responsabilità degli amministratori di una Srl
Azioni di responsabilità verso amministratori e soci di s.r.l.L'art. 378 CCI rappresenta una norma di interesse primario in materia di responsabilità degli amministratori di una Srl, nella prospettiva di un'azione promossa dai creditori. Si tratta di una disposizione che mira, in accordo con la finalità principale del Codice della Crisi e dell'Insolvenza, a sollecitare l'emersione rapida e la tempestiva gestione della crisi, ampliando l'ambito della responsabilità degli amministratori.
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Il fornitore/prestatore può emettere nota di accredito anche nel caso in cui il relativo credito non sia stato insinuato nella procedura fallimentare
Rimborso IVACon sentenza dell’11 giugno 2020, n. C-146/19, la Corte di Giustizia Europea, occupandosi della normativa IVA slovena, ha stabilito che uno Stato membro non può escludere la riduzione della base imponibile dell'imposta sul valore aggiunto, assolta e relativa ad un credito non recuperabile, qualora egli abbia omesso di insinuare tale credito nella procedura fallimentare instaurata nei confronti del suo debitore, quand'anche detto soggetto dimostri che, se avesse insinuato il credito in questione, questo non sarebbe stato riscosso.
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