19 Dicembre 2012 | di Carlo Bianco
Concordato con continuità aziendale (nella legge fallimentare)
In presenza di una crisi d'impresa, l'operatore si trova di fronte ad un bivio: procedere con la cessazione dell'attività o prevederne la continuità. In questo senso il Legislatore, con il c.d. Decreto Sviluppo, ha modificato la legge fallimentare introducendo una nuova disciplina del concordato preventivo con continuità aziendale.
L'Autore analizza questo nuovo istituto, soffermandosi non solo sui presupposti giuridici, ma anche, e soprattutto, sulle condizioni economiche che possono determinare la scelta della continuità rispetto a quella liquidatoria.
17 Dicembre 2012 | di Giuseppe Limitone
Azione revocatoria fallimentare
l pagamento ad un creditore privilegiato durante il periodo sospetto è sempre soggetto a revocatoria fallimentare, in quanto la lesione della par condicio creditorum è in re ipsa: è questo il principio espresso dalle Sezioni Unite della Cassazione nella pronuncia n. 7028/2006, nella quale è stata anche affermata la natura redistributiva, e non indennitaria, dell'azione revocatoria fallimentare.
L'Autore si sofferma sulle conseguenze di questa sentenza, in particolare sulla configurazione del debito del soccombente in revocatoria come di valore e non più di valuta, e sulle modalità di calcolo della rivalutazione, auspicando futuri interventi nomofilattici sul punto.
14 Dicembre 2012 | di Enrico Stasi
Relazione di attestazione dell’esperto
Tra le principali novità introdotte dal c.d. Decreto Sviluppo (d.l. n. 83/2012, convertito in l. n. 134/2012) vi è una più approfondita disciplina del professionista attestatore: il legislatore ha, infatti, introdotto nuove ipotesi di attestazione e ha provveduto a specificare i compiti e le responsabilità di ordine penale dell'attestatore, prescrivendo anche gli specifici requisiti di indipendenza che quest'ultimo deve possedere.
L'Autore si occupa, quindi, dell'incompatibilità e delle conseguenze, in ambito civile e penale, di attestazioni rese da un professionista non indipendente.
12 Dicembre 2012 | di Luciano Panzani
Sovraindebitamento
La disciplina del sovraindebitamento del debitore c.d. civile pone rimedio ad una rilevante lacuna della legislazione dell'insolvenza e colma il ritardo dell'Italia in questo campo rispetto ai principali Paesi. Sono previste procedure a carattere concordatario fondate sull'accordo tra debitore e creditori, omologato dal Tribunale, ovvero riservate al consumatore persona fisica, all'esito di un giudizio di meritevolezza e fattibilità. Alternativa a tali soluzioni è la liquidazione dei beni, che si apre di regola a domanda del debitore, e che è modellata sulla disciplina del fallimento. Essa costituisce condizione per accedere all'esdebitazione. Non mancano peraltro le criticità, cui forse porrà parziale rimedio l'emananda legge di conversione del d.l. 179/2012.
10 Dicembre 2012 | di Fabrizio Guerrera
Accordo di ristrutturazione dei debiti: disciplina generale
La ristrutturazione dell'impresa in crisi passa tradizionalmente da soluzioni negoziali o da procedure concorsuali. Questa distinzione, tuttavia, deve essere riconsiderata, alla luce del progressivo avvicinamento tra l'accordo di ristrutturazione dei debiti e il concordato preventivo. L'Autore compie, quindi, un'indagine comparatistica tra le discipline dei due istituti e i rispettivi caratteri essenziali, esaminando anche esperienze di altri Paesi.
07 Dicembre 2012 | di Giulio Andreani
Transazione fiscale nelle procedure concorsuali
Nonostante la sua breve “vita”, la transazione fiscale è stata oggetto di numerose modifiche legislative, nessuna delle quali, tuttavia, è risultata idonea a risolvere le principali questioni interpretative sorte dalla sua introduzione, derivanti dal corretto inquadramento del rapporto intercorrente tra tale istituto e la procedura di concordato preventivo.
05 Dicembre 2012 | di Massimo Mastrogiacomo
Credito fondario
Il creditore fondiario può iniziare o proseguire l'esecuzione individuale sui beni del fallito, anche nel corso di una procedura concorsuale: questa deroga al principio generale, in base al quale tutto il patrimonio del debitore viene sottoposto all'espropriazione fallimentare, comporta, però, problemi di coordinamento tra la procedura individuale e la liquidazione concorsuale gestita dal curatore, nonché tra la posizione del creditore fondiario e la massa passiva. L'Autore si sofferma su tali problematiche, esaminando le specificità dell'esecuzione fondiaria.
03 Dicembre 2012 | di Giorgio Jachia
Organi sociali
La riconfigurazione - da parte della legge n. 134/2012 - dei presupposti, delle forme e degli effetti degli istituti volti alla risoluzione delle crisi di impresa offre ulteriori spunti per riscontrare un dovere civilistico in capo agli amministratori di valutare in concreto se, e con quali strumenti, salvaguardare tempestivamente la continuità aziendale o se procedere alla messa in liquidazione della società prima che si manifesti l'insolvenza, nonché per individuare gli obblighi (ex artt. 67, comma 3, lett. d, 160,161,236-bis l. fall.) di esporre informazioni vere e complete e di predisporre piani analitici, veritieri, fattibili ed adeguati alla risoluzione della crisi.
26 Novembre 2012 | di Filippo Lamanna
Concordato con riserva (nella legge fallimentare)
Tra le principali novità introdotte dal c.d. Decreto Sviluppo (d. l. n. 83/2012, convertito in l. n. 134/2012) vi sono le due figure del preconcordato e del concordato con continuità aziendale.
L'Autore ne esamina i rapporti reciproci, soffermandosi sulla delicata tematica delle autorizzazioni speciali che il debitore deve richiedere al Tribunale per poter compiere determinate attività, come gli atti di straordinaria amministrazione, lo scioglimento o la sospensione dei contratti pendenti, il pagamento di crediti anteriori per prestazioni essenziali, i finanziamenti interinali.
21 Novembre 2012 | di Nicola Nisio
Esenzione da revocatoria (nella legge fallimentare)
All'art. 67, comma 3, lett. g) l. fall. è prevista un'esenzione dall'azione revocatoria per i pagamenti di debiti liquidi ed esigibili eseguiti alla scadenza per ottenere la prestazione di servizi strumentali all'accesso al concordato preventivo.
L'Autore esamina, dunque, l'esenzione de quo sotto i diversi aspetti delle finalità, dei presupposti di operatività e dell'ambito di applicazione.