Focus

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Speciale Decreto Sviluppo - La nuova disciplina dei contratti pendenti nel concordato preventivo

18 Settembre 2012 | di Guido Bonfante

Rapporti giuridici preesistenti nel concordato

Colmando una precedente lacuna normativa, il c.d. Decreto Sviluppo, convertito con legge n. 134/2012, introduce una disciplina specifica dei contratti pendenti nel concordato preventivo, allo scopo di favorire l'utilizzo di quest'ultimo istituto, anche nell'ottica della continuità aziendale. L'Autore si sofferma, quindi, sulle novità che riguardano il debitore, il quale può richiedere l'autorizzazione a sciogliersi dai contratti in corso, alla data di presentazione della domanda di concordato; può richiedere la sospensione del contratto per un periodo non superiore a sessanta giorni, prorogabili una sola volta e, infine, in caso di concordato con continuità, può farsi autorizzare al pagamento dei crediti anteriori, se un professionista attesta che tali prestazioni sono essenziali alla prosecuzione dell'attività e funzionali al miglior soddisfacimento dei creditori.

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Speciale Decreto Sviluppo - Il contenuto del piano ex art. 161, comma 2, lettera e), l. fall. nell'ambito della proposta concordataria

17 Settembre 2012 | di Claudio Sottoriva

Nuova proposta di concordato

l “Decreto Sviluppo” ha modificato anche l'art. 161, prevedendo un'integrazione alla documentazione che il debitore deve presentare con il ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo. La nuova formulazione, infatti, impone al debitore di depositare anche un piano contenente la descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta concordataria. L'Autore esamina, quindi, nel dettaglio il contenuto del piano.

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Brevi note sulla cessione delle azioni revocatorie (nella liquidazione dell'attivo fallimentare e nel concordato)

17 Settembre 2012 | di Giorgio Tarzia

Azione revocatoria fallimentare

L'Autore si sofferma sulla cedibilità delle azioni revocatorie a un terzo, introdotta dalla legge fallimentare ed estesa oltre i confini applicativi originari dalla riforma, analizzando sia l'ipotesi di cessioni autonome, operanti nell'ambito della liquidazione dell'attivo fallimentare, ex art. 106 l. fall., sia quella di cessioni concordatarie, ex art. 124 l. fall., e affrontando, inoltre, le problematiche legate alla salvaguardia dei diritti del terzo.

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Speciale Decreto Sviluppo - Il concordato in bianco

14 Settembre 2012 | di Luciano Panzani

Concordato con riserva (nella legge fallimentare)

Ispirandosi all'esperienza americana del Chapter 11, il d.l. 83/2012, convertito in legge n. 134/2012, ha introdotto profonde innovazioni nell'ambito della disciplina del concordato preventivo: si è concessa al debitore la facoltà di presentare l'istanza senza allegare il piano contenente la descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta rivolta ai creditori. L'Autore analizza, quindi, i contenuti e gli effetti del ricorso al c.d. concordato in bianco, valutandone anche i rapporti con gli accordi di ristrutturazione dei debiti.

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Speciale Decreto Sviluppo - I finanziamenti bancari alle imprese in crisi nei nuovi articoli 182-quater e 182-quinquies, l. fall.

13 Settembre 2012 | di Stefano Ambrosini

Finanziamenti nelle procedure concorsuali

Il finanziamento all'impresa assume un ruolo centrale e determinante per una gestione della crisi d'impresa che non sia finalizzata alla liquidazione. Nel 2010 è stata introdotta una disciplina specifica incentivante, con la quale il legislatore ha introdotto il principio della prededuzione del credito, rafforzando così la tutela dei soggetti, tra cui gli istituti bancari, disposti ad erogare nuova finanza alle imprese in crisi. L'Autore si occupa, quindi, dei finanziamenti esecutivi di concordati, accordi di ristrutturazione, nonché dei finanziamenti effettuati in epoca anteriore all'ammissione al concordato o alla stipulazione degli accordi, soffermandosi in modo particolare sulle recenti modifiche alla legge fallimentare, apportate dalla l. n. 134/2012, che ha convertito il “Decreto Sviluppo”.

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Speciale Decreto Sviluppo - La conversione del DL Sviluppo non salva la Cigs per le aziende in stato di decozione

12 Settembre 2012 | di Riccardo Girotto

Cassa Integrazione Guadagni

L'Autore analizza l'istituto della Cassa integrazione guadagni per fallimento, che, in seguito alla Riforma Fornero, verrà abrogato a partire dal 2016. La cassa integrazione guadagni è disciplinata dall'art. 3, comma 1, l. 23 luglio 1991, n. 223. La peculiarità di questo istituto risiede nella concessione di un trattamento di sopravvivenza fino a 12 mesi ad imprese ormai decotte. Questo particolare, però, nel tempo ha dato vita ad abusi, non rispecchiando più un'assistenza da realizzarsi tramite la sospensione dei lavoratori per la conservazione dell'azienda, bensì manifestando un'assistenza al lavoratore conscio di aver già perso il posto di lavoro. Il legislatore con il recente “Decreto sviluppo” (d.l. 22 giugno 2012, n, 83 Conv. in l. 7 agosto 2012 n. 134) ha provveduto a ridisegnare le condizioni di accesso all'ammortizzatore sociale. L'Autore per comprendere la portata delle modifiche introdotte e i motivi della novazione esamina le norme previgenti in materia, la prassi dei tribunali e gli orientamenti dottrinali.

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Fallir per l'insolvenza altrui

10 Settembre 2012 | di Lucio Di Nosse, Ciro Esposito

Insolvenza

La legge fallimentare, negli artt. 1 e 15, individua in maniera rigida i parametri di fallibilità dell'impresa, disegnando il perimetro entro cui il Tribunale deve muoversi per arrivare alla dichiarazione di fallimento. In virtù di questa poca discrezionalità concessa ai giudici, gli Autori rilevano come negli ultimi anni, sia nel panorama giurisprudenziale sia in quello dottrinario, il concetto di “temporanea illiquidità” sia stato definitivamente dimenticato ed accantonato; sulla base di questa premessa, dunque, vengono analizzati i concetti di insolvenza, di stato di crisi e le varie soluzioni concordatarie.

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Il riconoscimento della sentenza di fallimento nella confederazione elvetica: sintesi del procedimento

07 Settembre 2012 | di Dario Radice

Exequatur

L'Autore svolge una breve sintesi sulla procedura di riconoscimento delle sentenze dichiarative del fallimento emanate dalle autorità giudiziarie italiane nella Confederazione Elvetica, soffermandosi sui presupposti necessari richiesti dalla normativa, sulla modalità di presentazione dell'istanza e sui documenti da allegare.

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Speciale Decreto Sviluppo - Un primo commento alle “misure urgenti per la crescita del paese” e alla revisione della l. fall.

06 Settembre 2012 | di Carlo Trentini

Concordato preventivo: disciplina generale

Il recente intervento normativo apportato alla legge fallimentare, attraverso il c.d. “Decreto Sviluppo” , ha riguardato, in primo luogo, la disciplina del concordato preventivo - introducendo, tra le altre cose, il concordato in continuità, nell'ottica di favorire la continuità aziendale - ma anche la disciplina del piano attestato di risanamento e degli accordi di ristrutturazione dei debiti. L'Autore si sofferma, quindi, sugli articoli oggetto di modifica e su quelli introdotti ex novo.

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Speciale Decreto Sviluppo - Quadro sintetico delle novità in materia concorsuale introdotte con il d.l. 22 giugno 2012 n 83 convertito in legge 7 agosto 2012, n 134

06 Settembre 2012 | di Gianfranco Benvenuto

Concordato preventivo: disciplina generale

Il c.d. “D.L. Sviluppo”, convertito attraverso la legge del 7 agosto 2012 n. 134, ha inciso profondamente sulla disciplina riguardante gli strumenti per la definizione della crisi d'azienda alternativi al fallimento. A questo proposito, dunque, l'Autore si propone di illustrare le principali novità introdotte nei confronti di tre istituti già esistenti per favorire l'imprenditore in crisi: il piano attestato (ex art. 67, comma 3, lettera d), l. fall.) l'accordo di ristrutturazione e il concordato preventivo, a cui è stata aggiunta l'ulteriore sotto-figura del concordato in continuità.

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