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Speciale Decreto Sviluppo - Riflessioni su rapporto di lavoro subordinato e nuove norme fallimentari in tema di continuità aziendale

06 Agosto 2012 | di Alessandro Valentini, Marco Badellino, Giuseppe Goffi

Rapporti di lavoro pendenti nel CCI

La revisione della legge fallimentare si pone il manifesto obiettivo di favorire la continuità aziendale e, conseguentemente, anche la circolazione dei compendi aziendali in crisi. Gli Autori prendono, dunque, in esame le nuove norme laddove esse spiegano - o possono spiegare - effetti o conseguenze rispetto ai rapporti di lavoro subordinato ricompresi in aziende o rami d'azienda interessati da trasferimenti ovvero da processi di ristrutturazione.

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Speciale Decreto Sviluppo - Concordato in continuità e ruolo dell'attestatore: poteri divinatori o applicazione di principi di best practice

03 Agosto 2012 | di Luciano Quattrocchio, Riccardo Ranalli

Relazione di attestazione dell’esperto

Gli Autori si soffermano sulle novità introdotte dal “Decreto Sviluppo” in materia fallimentare, evidenziando, tra i pregi della novella, l'aver enucleato l'azienda dall'impresa nell'ambito della quale essa viene esercitata e nell'aver qualificato in termini di continuità sia la cosiddetta continuità diretta, e cioè la prosecuzione delbusiness nell'ambito dell'originaria legal entity, sia la cosiddetta continuità indiretta, ovvero la prosecuzione del business attraverso una sorta di segregazione aziendale. Vengono esaminati il concetto di “concordato con continuità aziendale”, i requisiti dell'attestatore e, nel dettaglio, i vari contenuti della relazione del professionista, anche nel caso di modifiche sostanziali della proposta o del piano e nell'ipotesi di finanziamenti prededucibili.

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Speciale Decreto Sviluppo - Prime riflessioni in tema di concordato preventivo in continuità aziendale

03 Agosto 2012 | di Paola Baldassarre, Monica Pereno

Concordato con continuità aziendale (nella legge fallimentare)

Nell'ambito dell'intervento legislativo di modifica della legge fallimentare ad opera del “Decreto sviluppo”, viene analizzato l'istituto del concordato in continuità introdotto dal nuovo art. 186-bis. L. fall. Muovendo dalla definizione di concordato in continuità, gli Autori si soffermano sul contenuto del piano e della relazione dell'attestatore, evidenziando come il legislatore abbia preso posizione sul tema, ampiamente dibattuto, della possibilità che la proposta concordataria preveda la dilazione del pagamento anche dei creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca, consentendo una “moratoria” fino ad un anno, ed esaminano poi la delicata questione della sorte dei contratti in corso di esecuzione e la norma di cui all'art. 182-quinquies.

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Speciale Decreto Sviluppo - I contratti in corso di esecuzione nel concordato: l'art. 169-bis l. fall.

03 Agosto 2012 | di Bruno Inzitari

Rapporti giuridici preesistenti nel concordato

Il “Decreto Sviluppo” introduce una disciplina specifica per i contratti in corso di esecuzione nel concordato preventivo. L'Autore analizza il nuovo art. 169-bis, che ricalcando l'art. 72 l. fall. applicabile al fallimento, riconosce al debitore una facoltà di scelta, relativamente ai rapporti contrattuali in corso, tra scioglimento e continuazione. Vengono, quindi, esaminate le conseguenze dello scioglimento, anche per i creditori in bonis, le tipologie contrattuali che non possono essere sciolte e la particolare disciplina dei contratti pendenti nel concordato con continuità aziendale.

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Speciale Decreto Sviluppo - Le radici e le cause storiche, non remote, del nuovo intervento normativo

03 Agosto 2012 | di Giannicola Rocca

Fallimento: disciplina generale

L'Autore, dopo un breve excursus sulle modifiche apportate alla legge fallimentare nel triennio 2005-2007, svolge alcune riflessioni sulle novità introdotte dal “Decreto sviluppo”, ritenendo che il legislatore, nel cercare di agevolare la gestione della crisi di impresa, abbia dato una risposta soprattutto giuridico-formale ad un problema di carattere prevalentemente economico, finanziario e strutturale e che in questo modo non potranno certo essere risolte o evitate molte crisi di impresa.

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Speciale Decreto Sviluppo - I piani di risanamento dopo le modifiche: hanno ancora un futuro?

03 Agosto 2012 | di Marco Terenghi

Piani di risanamento

L'istituto del piano attestato di risanamento, introdotto nel 2005 nell'ambito di un crescente favor legislativo per le soluzioni concordate delle crisi d'impresa, ha subito negli anni seguenti una serie di modifiche e, da ultimo, anche il "Decreto Sviluppo" è intervenuto sulla sua disciplina. L'Autore esamina, quindi, l'evoluzione normativa e le caratteristiche specifiche dell'istituto, in un quadro comparativo con figure affini, come gli accordi di ristrutturazione dei debiti e il concordato preventivo, evidenziando come il piano attestato sia diventato sempre meno appetibile per l'imprenditore. Vengono esposti, infine, ragionevoli interrogativi sull'evoluzione futura del piano attestato, anche alla luce delle novità introdotte dal Decreto Sviluppo.

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Speciale Decreto Sviluppo - Il concordato preventivo di imprese fornitrici della pubblica amministrazione

03 Agosto 2012 | di Paolo Pizza

Appalto pubblico

L'Autore esamina partitamente il comma 3, il comma 4 e il comma 5 dell'art. 186-bisl. fall. (nella formulazione prevista dall'art. 33 del D.L. n. 83 del 2012), i quali disciplinano, rispettivamente, la sorte dei contratti pubblici in corso di esecuzione stipulati dall'impresa ammessa al concordato preventivo con continuità aziendale e la partecipazione di quest'ultima, singolarmente o in raggruppamento temporaneo, alle procedure per l'assegnazione di contratti pubblici. L'analisi ha come obiettivo quello di enucleare le norme, anche implicite, desumibili da ciascuna di tali disposizioni, sia al fine di valutare i rapporti che vengono ad instaurarsi tra queste e le disposizioni di diritto pubblico che regolano i contratti pubblici, sia al fine di individuare eventuali punti critici ai quali il legislatore potrebbe porre rimedio in sede di conversione del predetto D.L.

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Editoriale: speciale “Decreto Sviluppo”

03 Agosto 2012 | di Filippo Lamanna

Concordato preventivo: disciplina generale

La recente emanazione del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, più noto come "Decreto Sviluppo", e la sua conversione in legge, mi ha indotto a pensare che potesse essere utile per i nostri lettori aprire una sezione speciale che raccogliesse una prima rapida, ma completa carrellata di opinioni e commenti dei nostri collaboratori, che, anche sulla base della mia primissima lettura introduttiva sin da subito pubblicata nella sezione FOCUS de ilFALLIMENTARISTA, servisse da ulteriore e maggiore approfondimento contestuale alla conversione in legge, e quindi anche - perché no? - da quadro critico, e al tempo stesso propositivo, per l'eventuale inserimento di modifiche migliorative.

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Speciale Decreto Sviluppo - Ruolo e responsabilità dell'esperto. L'indipendenza e il richiamo alla disciplina sui sindaci

03 Agosto 2012 | di Valentino Lenoci

Relazione di attestazione dell’esperto

Il nuovo art. 67, comma 3, lett. d) l. fall. riformulato dal “Decreto Sviluppo”, detta nuovi requisiti per il professionista chiamato ad attestare la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano di risanamento, anche in caso di proposta di concordato o di accordo di ristrutturazione dei debiti. L'Autore esamina, dunque, il ruolo dell'esperto, sia sotto il profilo della professionalità richiesta che sotto quello dell'indipendenza e dell'imparzialità, soffermandosi sugli stringenti requisiti fissati dalla norma, anche mediante il richiamo alla disciplina sui sindaci societari.

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Speciale Decreto Sviluppo - La generale intensificazione dell'automatic stay

03 Agosto 2012 | di Federico Rolfi

Automatic stay

Apportando delle modifiche alla legge fallimentare, il D.L. 22 giugno 2012, n. 83 al suo interno contiene, tra le altre, alcune disposizioni che vanno a toccare la materia della c.d. “protezione dell'impresa”. L'Autore soffermandosi su tali norme, offre un sistematico commento a quell'insieme di misure finalizzate ad evitare che la competizione tra i creditori comprometta l'integrità complessiva dell'impresa ed un suo possibile salvataggio; soffermandosi, in particolare, sulla nuova disciplina contenuta negli artt. 161 (con specifico riferimento alla domanda di concordato “con riserva”) e 168 affrontando, per concludere, le possibili questioni e problematiche che potranno sorgere con il passare del tempo.

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