Focus

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I rapporti di lavoro nella composizione negoziata della crisi nel dialogo con la Direttiva Insolvency

27 Gennaio 2022 | di Alessandro Corrado, Diego Corrado

Crisi d'impresa e insolvenza

Nell'affrontare le novità dedicate dalle norme sulla composizione negoziata della crisi d'impresa alla disciplina dei rapporti di lavoro, l’articolo ripercorre le tappe del percorso normativo avviato con la legge delega n. 155/2017 ed approdato all'art. 4, comma 8, D.L. 118/2021: in attesa che avvenga il completo recepimento della Direttiva UE 2019/1023, sembra finalmente profilarsi un'unitarietà di intenti e soluzioni.

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La contendibilità dell'azienda nelle offerte concorrenti

26 Gennaio 2022 | di Giovanni Giurdanella

Offerte concorrenti nel concordato (nella legge fallimentare)

Affinché le regole della competitività e contendibilità - normate dal Legislatore nel 2015 - possano assicurare il massimo soddisfacimento dei creditori, contro condotte opportunistiche e “predatorie” del debitore, occorre individuare la causa concreta dell'operazione negoziale che del piano costituisce la so-stanza economica, per verificare se la finalizzazione pratica al trasferimento dell'azienda sia stata configurata in modo da assicurare la comparabilità delle offerte concorrenti e la massima apertura al mercato, sì da consentire al tribunale di costruire procedure competitive credibili e trasparenti.

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Gli adeguati assetti in relazione (anche) alla composizione negoziata e alle procedure di allerta

20 Gennaio 2022 | di Paolo Scapolo

Crisi d'impresa e insolvenza

L'entrata in vigore dell'art. 15 D.L. 118/2021, con l'introduzione di una specifica segnalazione all'organo amministrativo da parte dell'organo di controllo, ha rimarcato l'indirizzo intrapreso dal Legislatore già con i sistemi di allerta di cui al Titolo II del Codice della Crisi (rinviati al 2024) e con l'art. 2086 c.c. comma 2 relativo all'istituzione degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla natura e alle dimensioni dell'impresa (in vigore dal marzo 2019). La prospettiva del Legislatore si conferma pertanto rivolta alla rilevazione tempestiva dei segnali di crisi dell'impresa, con il fine di anticiparne più possibile i rimedi, risultando in linea con la Direttiva europea Insolvency e lasciando spazio alle iniziative dell'imprenditore nell'implementazione di un sistema di controllo interno attendibile, quale strumento “anche” di prevenzione dei segnali di crisi. Il presente contributo nasce quindi con l'intenzione di rappresentare i profili comuni che pongono in correlazione le disposizioni di all'art. 2086, comma 2, c.c. con la piattaforma telematica di cui all'art. 3, comma 2, D.L. 118/2021 e gli indici ed indicatori previsti dagli strumenti di allerta di cui al Titolo II del CCII, quali strumenti di supporto all'imprenditore per la valutazione delle performance aziendali, propedeutici anche - e non solo - alla rilevazione anticipata della crisi, nelle more della definizione di un orientamento giurisprudenziale consolidato che delinei più puntualmente il concetto di adeguatezza degli assetti.

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Il cram down fiscale e contributivo: le contraddizioni innescate nel sistema

12 Gennaio 2022 | di Sergio Di Amato

Cram down

La questione della definizione del debito tributario e contributivo è centrale nell'ambito delle soluzioni concordate della crisi, come evidenziato anche da una recente rilevazione statistica dell'ODCEC presso il Tribunale di Milano. L’articolo si sofferma sui due principi che per anni hanno caratterizzato il nostro sistema di procedure concorsuali; sulla transazione fiscale e sul cram down per i debiti tributari e contributivi introdotto all'esito delle modifiche dettate dal D.L. 125/2020 e dal D.L. 118/2021.

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Composizione negoziata della crisi di impresa e misure di allerta dopo la L. 233/2021

07 Gennaio 2022 | di Girolamo Lazoppina

Crisi d'impresa e insolvenza

La Legge n. 233 del 29 dicembre 2021, di conversione del D.L. 152/2021, ha introdotto nuove disposizioni riguardanti la procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi ed in particolare, all’art. 30 sexies ha introdotto le segnalazioni dei creditori pubblici qualificati (Istituto nazionale della previdenza sociale, Agenzia delle entrate ed Agenzia delle entrate-Riscossione) all’organo di controllo e all’imprenditore, specificando tempi e soglie rilevanti per le segnalazioni.

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Torna l’allerta esterna ridimensionata nella composizione negoziata della crisi

04 Gennaio 2022 | di Fabio Cesare

Crisi d'impresa e insolvenza

La L. 29 dicembre 2021, n. 233, di conversione del D.L. 152/2021 ha introdotto gli artt. dal 30 ter a 30 sexies che innovano sulle interazioni della piattaforma di accesso e interscambio di dati della Camera di commercio, ma soprattutto incaricano l’INPS, l’Agenzia delle Entrate e il riscossore di “invitare” l’imprenditore in crisi a intraprendere la strada della composizione negoziata una volta superate soglie di debito prefissate. Il mancato rispetto della segnalazione non sembra determinare conseguenze apparenti: ma la presa d’atto di una situazione debitoria significativa potrebbe comunque innescare delle conseguenze significative e contribuire alla diffusione dell’istituto.

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Le modifiche apportate al preconcordato dalla legislazione d’emergenza: limiti e alternative stragiudiziali proposte dalla dottrina

29 Dicembre 2021 | di Andrea Puricelli

Concordato preventivo: disciplina generale

I gravissimi effetti economici che l’epidemia di Covid 19 sta provocando hanno indotto i legislatori nazionali, anche su impulso, per quanto attiene ai paesi europei, della CERIL, ad apportare modifiche alla propria legislazione in materia di insolvenza. Per quanto riguarda l’Italia, le principali modifiche alla disciplina della crisi d’impresa sono state apportate dal legislatore con l’emanazione del D.L. n. 23 dell’8 aprile 2020 (Decreto Liquidità) e della relativa legge di conversione n. 40 del 5 giugno 2020. Tra le modifiche che hanno suscitato maggiore attenzione da parte della dottrina sono sicuramente comprese quelle relative alla disciplina del preconcordato (o concordato “in bianco”). Come evidenziato nell'articolo, la dottrina non ha tardato a segnalare limiti e criticità delle modifiche apportate dal legislatore alla disciplina del preconcordato e a proporre soluzioni alternative.

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L’esdebitazione dell'incapiente tra codice della crisi e L. 3/2012 novellata

16 Dicembre 2021 | di Alberto Crivelli

Sovraindebitamento

La crisi economica degli ultimi anni ha reso sempre più attuale la necessità per il legislatore di garantire nuove forme di “ripartenza” tramite l'esdebitazione per ogni sorta di debitore, dall'imprenditore al consumatore al professionista. Si è sentita l'esigenza di estendere tale possibilità ai piccoli imprenditori ed ai consumatori, anche a mezzo di istituti innovativi come il piano del consumatoree, per quanto riguarda la legge fallimentare, disponendosene l'applicabilità anche ai fallimenti di “vecchio rito”.

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L'esdebitazione nel sovraindebitamento

14 Dicembre 2021 | di Maria Antonia Maiolino

Sovraindebitamento

L'articolo approfondisce l'istituto dell'esdebitazione, muovendo dall'inquadramento (l.fall.; L. 3/2012, come modificata dalla legislazione emergenziale; CCI) e dagli effetti, si sofferma sulle fonti dell’esdebitazione per il “sovraindebitato capiente”; sui presupposti soggettivi e oggettivi e sulle tematiche che hanno suscitato il maggiore dibattito in dottrina e giurisprudenza nella disamina delle condizioni ostative al beneficio dell'esdebitazione.

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To continuity and beyond: viaggio ai confini della continuità aziendale

10 Dicembre 2021 | di Marcello Tarabusi

Concordato con continuità aziendale (nella legge fallimentare)

L'articolo approfondisce il tema della continuità aziendale, in particolare la continuità come aspetto strutturale ovvero funzionale del piano; il problema della continuità ai fini dell'art. 160, u.c., l. fall.; la continuità della holding e il concordato in continuità dell'affittuario.

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