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Giurisprudenza commentata |
La Corte costituzionale equipara assegnazione e cessione del quinto come crediti di massa
Corte Cost. 10 marzo 2022
La Corte costituzionale si è pronunciata sulla legittimità dell'art. 8 L. n. 3/2012 che consente la falcidia e la ristrutturazione nel procedimento di sovraindebitamento, anche del quinto dello stipendio assegnato in via giudiziale, oltre che del credito garantito da cessione volontaria.
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Iniziativa del P.M. per la dichiarazione di fallimento: ammissibile nella fase delle indagini preliminari
Cass. civ., sez. VI, 29 settembre 2021
La Cassazione si è pronunciata in merito all’ammissibilità della richiesta di fallimento presentata dal pubblico ministero anche nella fase delle indagini preliminari, precisando quale rilevanza abbiano le sorti del procedimento penale per la valida instaurazione della procedura concorsuale.
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La legittimazione attiva dei creditori postergati a proporre istanza di fallimento ex art. 6 l. fall. e l'integrazione dello stato di insolvenza
Trib. Palermo 29 novembre 2021
Il tribunale si è pronunciato sull’ammissibilità dell’istanza di fallimento presentata dal socio quando agisca in veste di creditore, sebbene postergato, chiarendo altresì se i crediti dei soci concorrano ad integrare lo stato di insolvenza ex art. 5 l. fall.
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I rapporti fra sequestri penali e procedure concorsuali fra elaborazione giurisprudenziale e nuovo Codice della crisi
Cass. pen. 2 febbraio 2022
La Corte di Cassazione si è pronunciata in merito al rapporto tra operatività delle misure cautelari reali di cui dispone il giudice penale e procedure concorsuali, specificando quale sia la disciplina per il caso in cui queste ultime siano già state avviate. La Corte richiama inoltre la recente evoluzione legislativa che vedrà la luce con l’entrata in vigore del Codice della crisi di impresa.
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Rilevanza penale delle operazioni di scissione societaria e del sistematico inadempimento delle obbligazioni tributarie e previdenziali
Cass. 7 luglio 2021
La Corte di cassazione si è pronunciata in merito alla rilevanza penale di operazioni societarie astrattamente regolari sotto il profilo giuridico-formale quando le stesse possano tuttavia compromettere la consistenza della garanzia patrimoniale generica. I giudici si soffermano poi sull'elemento soggettivo del reato di bancarotta fiscale.
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La prescrizione dei crediti tra concordato preventivo e fallimento
Cass. civ. 15 novembre 2021- sent.
La corte di Cassazione ha valutato l’estensibilità, al concordato preventivo, della disciplina dettata per il fallimento in tema di sospensione ed interruzione della prescrizione, precisando da quale momento possa dirsi compiuto un atto interruttivo del corso prescrizionale.
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La cessione dei contratti d’azienda nell’ambito dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese
Cass. civ. 5 gennaio 2022
La sentenza in commento ricostruisce il complesso rapporto intercorrente tra la disciplina codicistica in tema di successione nei contratti nel trasferimento di azienda e quanto previsto dalla normativa speciale per l’amministrazione straordinaria delle grandi imprese.
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Omologazione forzosa delle soluzioni concordate della crisi: l'anticipazione dell'art. 48, c. 5, CCI nella legge fallimentare
Trib. Palermo
Trib. Palermo
Le due decisioni del Tribunale di Palermo in commento, recepiscono la tesi più estensiva, che ammette l'applicazione del cram down fiscale e previdenziale anche ai casi di espresso rifiuto dell'amministrazione finanziaria di aderire a soluzioni concordate della crisi d'impresa.
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Il cram-down nel concordato in continuità con transazione fiscale
Trib. S.M. Capua Vetere
In caso di voto contrario da parte dell'Amministrazione finanziaria, il concordato preventivo con continuità aziendale contenente una proposta di trattamento del credito fiscale ex art. 182-ter l. fall. può essere omologato dal Tribunale, previa conversione del diniego erariale in voto favorevole, qualora l'adesione da parte dell'ente pubblico sia determinante ai fini del quorum approvativo del concordato e la transazione fiscale sia più conveniente nella prospettiva erariale rispetto ai prevedibili esiti dell'alternativo fallimento, anche in ipotesi di esercizio provvisorio (art. 180, comma 4, l. fall.).
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Inapplicabilità del piano “rafforzato” ex art. 9, c. 5 bis, decreto liquidità per tardivo deposito dell’attestazione dopo la rinuncia al preconcordato
Trib. Venezia
Deve dichiararsi l'estinzione del procedimento ex art. 161, comma 6, l.fall., quando il debitore rinunzi alla domanda di concordato entro la scadenza del termine concesso, ma ometta altresì di pubblicare tempestivamente il piano attestato di risanamento, redatto ai sensi dell'art. 67, comma 3, lett. a, l.fall., non potendo in tal caso trovare applicazione il disposto dell'art. 9, comma 5-bis, l. n. 40/2020.
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