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Giurisprudenza commentata |
Inammissibilità della domanda di omologazione forzosa di ADR per eccessiva durata del piano
Trib. Roma
Il Tribunale di Roma – facendo riferimento alle linee guida rilasciate sul tema dal CNDCEC – respinge un ricorso per l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti con proposta di transazione fiscale ex art. 63 CCII in ragione della eccessiva durata del piano, che prospetta per il pagamento all’Erario una durata decennale.
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Opponibilità della cessione del quinto nella ristrutturazione del consumatore
Trib. Roma
Nell’ambito di un ricorso ex art. 67 CCII, il Tribunale si pronuncia sulla richiesta, avanzata dal ricorrente, di disporre la cessazione di tutte le trattenute in essere sul trattamento pensionistico, evidenziando una novità rispetto alla disciplina dettata sul punto dalla l. n. 3/2012.
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Posizione dell'amministratore di fatto in caso di bancarotta fraudolenta documentale
Cass. pen.
La Corte ricostruisce la nozione di amministratore di fatto e chiarisce l’estensione della relativa responsabilità penale per bancarotta fraudolenta documentale, nella particolare ipotesi in cui l’amministratore di diritto, un commercialista, abbia delegato la tenuta della contabilità aziendale ad uno studio professionale.
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Conferma delle misure protettive e cautelari nella composizione negoziata
Trib. Padova
Il Tribunale in composizione collegiale accoglie, in parte, il reclamo proposto contro il provvedimento di diniego della richiesta di conferma delle misure protettive e cautelari, pronunciato dal giudice monocratico, e svolge alcune considerazioni circa le valutazioni alle quali il giudice è chiamato ai sensi dell’art. 19 CCII, con particolare riferimento alla concretezza delle trattative in corso e all’assolvimento dell'onere probatorio.
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Cram-down fiscale: applicabile solo in caso di deposito dell'accordo
Trib. Monza
Il Tribunale di Monza svolge alcune considerazioni in tema di cram down fiscale negli ADR (art. 182-bis l. fall.) con riferimento alla necessità di deposito e pubblicazione dell’accordo, alla carenza della relazione dell’esperto che non tenga di conto i possibili effetti delle azioni revocatorie e/o risarcitorie e, infine, alla (non) rilevanza della “meritevolezza” del debitore.
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Concordato semplificato e misure protettive del patrimonio
Trib. Milano
L’art. 25-sexies CCII, in tema di apertura del concordato semplificato, nell’enumerare gli effetti che conseguono alla pubblicazione del ricorso, non richiama quelli di cui all’art. 54, ovvero l’applicazione delle misure cautelari e protettive. Il Tribunale ritiene, tuttavia, che tale richiamo non sia necessario, in quanto l’art. 54 CCII reca misure applicabili in generale al procedimento unitario.
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La fallibilità della società in house: spunti critici sulla recente pronuncia della Cassazione
Cass. civ.
Con questa pronuncia, i Giudici della Corte di cassazione, accogliendo la tesi c.d. “privatistica”, hanno concluso per la assoggettabilità alle norme che disciplinano il fallimento della società in house. L’Autore sottopone a vaglio critico tale decisione, suggerendo una soluzione alternativa che tenga conto della natura della società in house quale mera articolazione nell’ambito dell’ente pubblico.
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Le misure cautelari nella composizione negoziata: strumentalità ai fini delle trattative
Trib. Modena
Il Tribunale di Modena motiva il rigetto di una richiesta di applicazione di misura cautelare – consistente nel divieto per i fornitori di interrompere le forniture – argomentando sulla base della mancanza del periculum in mora e della non funzionalità della misura stessa alla tutela delle trattative.
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Il fideiussore escusso non può chiedere il fallimento del debitore principale se non ha provveduto al pagamento
Polizza assicurativa e fideiussoriaViene commentata una recente decisione della Corte di legittimità pronunciatasi sul tema delle modalità di notificazione dell'istanza di fallimento allorché il debitore principale risulti cancellato dal registro delle imprese, nonché su quello della legittimazione attiva a richiedere il fallimento del debitore principale da parte del fideiussore escusso che non abbia provveduto al pagamento di quanto dovuto a favore del creditore garantito.
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CNC: valutazione del fumus e del periculum per la conferma delle misure protettive
Trib. S. M. Capua Vetere
La pronuncia del Giudice campano ripercorre la disciplina dettata dal Legislatore con il D.L. 118/2021 con riferimento alle misure protettive e cautelari, ai presupposti la cui sussistenza il Tribunale è tenuto a vagliare per disporle, nonché alla possibilità di revoca cui le stesse misure sono soggette ai sensi dell’art. 7 del menzionato decreto.
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