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Giurisprudenza commentata |
Decisorietà e definitività del decreto di apertura della liquidazione ex art 14 quinquies L n. 3/2012 nonché del decreto pronunciato in sede di reclamo
Trib. Milano
Il Tribunale di Milano, con una pronuncia che si pone nel solco della giurisprudenza della Corte di cassazione, chiarisce la natura del decreto di apertura della procedura di liquidazione del patrimonio ed espone le conseguenze del suo mancato reclamo nei termini.
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Presentazione della domanda prenotativa ex art. 44, c. 1, CCII a seguito del rigetto dell'omologa ex art. 180 l. fall.
Trib. Milano
L’ammissibilità o meno della presentazione di una domanda prenotativa di cui all'art. 44 CCII dopo il rigetto della domanda di omologazione di un concordato preventivo forma l'oggetto della questione risolta dal Tribunale di Milano con il decreto in commento. L’Autore fornisce, sul tema, un raffronto tra la normativa del R.D. 267/1942 e il nuovo D.Lgs. 14/2019.
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Niente tentativo per il reato di mercato di voto (o forse si?)
Cassazione penale
La decisione della Corte di cassazione verte sul tema della (non) rilevanza penale del tentativo nel delitto di mercato di voto ex art. 233 LF (e, oggi, ex art. 339 CCII), laddove la proposta proveniente da una delle parti rimanga non accolta dall'altra, neppure in termini di avvio di una trattativa. Chiarisce la Corte, tuttavia, che ciò non vale ad escludere in toto la configurabilità della fattispecie tentata del reato in discorso.
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La morte del debitore nelle procedure di sovraindebitamento
Trib. Vicenza
Trib. Sassari
Trib. Forlì
Trib. Livorno
Il commento si concentra su quattro diverse pronunce di merito - alcune rese sotto la vigenza della L. 3/2012, altre posteriori alla entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) - che hanno preso posizione circa il tema della prosecuzione o meno delle procedure di sovraindebitamento in caso di decesso del debitore. L’Autore segnala come il legislatore, nel nuovo Codice, abbia espressamente disciplinato solo il caso della liquidazione controllata (artt. 35 e 36 CCII), mentre per quanto riguarda le procedure negoziali e regolatorie occorre fare riferimento al richiamo operato dall’art. 65, comma 2 CCII, che pone tuttavia un limite di compatibilità.
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Opposizione del socio della fallita all'omologa del concordato fallimentare
Concordato fallimentareL'ordinanza della Cassazione in commento affronta il tema della legittimazione del socio della fallita a presentare opposizione all'omologa del concordato fallimentare, in una fattispecie in cui, in sede di opposizione, il socio aveva denunciato, in particolare, l'abuso dello strumento concordatario e la mancanza di causa del concordato per la notevole sproporzione tra valore dell'attivo acquisito e valore degli impegni assunti dalla proponente .
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Esperto e misure protettive: valutazione del fumus di risanamento e proporzionalità secondo buona fede e correttezza
Trib. Catania
Il Tribunale di Catania nella pronuncia in commento ha affermato che il nucleo comune alle due tipologie di misure” è da rinvenirsi, da un lato, nel “fumus di ragionevole perseguibilità del risanamento” da ritrovarsi nell'effettivo proposito del debitore di conduzione di trattative con il ceto creditorio e dall'altro nella “proporzionalità delle misure rispetto alle posizioni dei creditori destinatari.
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Un utile riassunto della Cassazione su alcuni profili dei reati di bancarotta
cass. pen.
La pronuncia della Suprema Corte n. 40791/2022, che ha dichiarato il ricorso proposto fondato limitatamente all'imputazione del reato di bancarotta impropria da operazioni dolose, offre lo spunto per soffermarsi su alcuni profili dei reati di bancarotta, con riguardo anche agli orientamenti della giurisprudenza e della dottrina.
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La precisazione del credito da parte di uno studio associato o da una società tra professionisti non esclude la collocazione privilegiata del credito
Trib. Roma
L'articolo commenta un provvedimento del Tribunale di Roma che, nell'ambito di un' azione di accertamento di crediti nei confronti di impresa in concordato preventivo, si è pronunciato in tema di contratto di prestazione d’opera stipulato dall’associazione professionale, insinuazione al passivo e collocazione del credito.
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Le misure protettive richieste dopo il ricorso per l'accesso agli strumenti di regolamentazione della crisi
Trib. Roma
Il Tribunale di Roma nell'ambito di un procedura unitaria di concordato preventivo, sulla richiesta di misure protettive avanzata da una s.r.l. ha ritenuto che l'imprenditore possa richiedere le misure protettive del patrimonio anche dopo la presentazione del ricorso per accedere agli strumenti di regolazione della crisi d'impresa o dell'insolvenza, con domanda integrativa da iscriversi presso il Registro delle imprese.
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Patto commissorio: sindacato in sede di legittimità sugli indici rivelatori della fattispecie
Cass. civ.
La Suprema Corte, con la sentenza in commento, analizza una complessa fattispecie avente ad oggetto un’ipotesi di violazione del divieto di patto commissorio di cui all’art. 2744 c.c.
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