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Giurisprudenza commentata |
Stato di crisi dell'impresa e rilevanza criminogena della sua tardiva emersione
Cas. pen.
La vicenda giudiziaria sottoposta all'attenzione della Suprema Corte origina dal ricorso presentato avverso una sentenza della Corte di Appello di Bologna e - in ragione delle censure mosse dai ricorrenti - consente di soffermarsi sugli elementi costitutivi dei reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale; bancarotta semplice e, infine, semplice documentale.
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Ancora incertezze sull'ammissione al passivo dei crediti per garanzia prestata dal fallito per debiti non propri
Cass. civ.
Con la decisione in commento viene rimessa alle Sezioni Unite la questione circa l'ammissione al passivo di debiti privilegiati derivanti da concessione di garanzia per debito altrui da parte del fallito.
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Atti in frode ai creditori e dovere di una compiuta disclosure: alcune riflessioni
Cass. civ.
La sentenza si pone nel solco della giurisprudenza di legittimità, secondo cui, rientrano tra gli atti di frode rilevanti ai fini della revoca dell'ammissione alla procedura di concordato preventivo i fatti taciuti nella loro materialità o esposti in maniera non adeguata, aventi valenza anche solo potenzialmente decettiva verso i creditori, a prescindere dal concreto pregiudizio arrecato. È legittimo chiedersi se sia, questo, un insegnamento ancora attuale alla luce del CCI.
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Crediti prelatizi di natura tributaria e contributiva nel concordato preventivo: la Cassazione fa il punto su presupposti e limiti
Cass. civ.
La Suprema Corte con la pronuncia in essame ha affermato l'applicabilità della c.d. “relative priority rule” ai fini del pagamento dei crediti fiscali nell'ambito di un concordato preventivo, in deroga alla regola opposta, nota come “absolute priority rule” che trova, invece, applicazione in ordine al soddisfacimento di tutti gli altri crediti.
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Precisazioni della Cassazione sulla cauzione da versare a tutela dei diritti di credito della persona offesa
Cass. pen.
La Suprema Corte ha affermato che, in tema di sequestro conservativo, sono inefficaci rispetto ai crediti dello Stato e delle parti civili, indipendentemente dall'atteggiamento psicologico del beneficiato, gli atti a titolo gratuito - nella specie, costituzione di fondo patrimoniale a titolo gratuito - compiuti dal colpevole dopo la commissione del reato.
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L'estensione del fallimento da una società di capitali ad un'altra società di capitali
Trib. Crotone
La curatela fallimentare ha chiesto al Tribunale di Crotone di accertare l'esistenza di una società di fatto tra la srl, già fallita, ed un'altra srl, successivamente posta in amministrazione giudiziaria, con la quale aveva intrattenuto una serie di rapporti, dai quali era desumibile una cointeressenza tale da comportare la necessità di dichiararne il fallimento in estensione ai sensi dell'art. 147 L.Fall.
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Il fallimento della ‘supersocietà' di fatto: un nuovo arresto del Tribunale di Torino
Fallimento: disciplina generaleL'Autore commenta una recente sentenza dichiarativa del Tribunale di Torino in materia di fallimento di una supersocietà di fatto tra una s.r.l. ed una persona fisica, anch'essa di conseguenza fallita in estensione quale socia illimitatamente responsabile della s.n.c. di fatto.
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La domanda di composizione della crisi con continuità aziendale deve contenere un idoneo piano dei flussi economico-finanziari
Trib. Ferrara
L’Autore commenta il provvedimento con cui il Tribunale di Ferrara ha dichiarato inammissibile una proposta di accordo di composizione della crisi, ex art. 7, L. n. 3/2012, censurandola con riferimento ad entrambi gli elementi posti a base della domanda di accesso al procedimento di sovraindebitamento.
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Consecuzione tra procedure concorsuali e decorrenza del “periodo sospetto” per l'esercizio dell'azione revocatoria
Cass. civ.
La Suprema Corte, con l'ordinanza in commento, ritorna sulla questione inerente alla consecuzione tra procedure concorsuali (nella fattispecie fallimento successivo a concordato preventivo) al fine della decorrenza del periodo sospetto per l'azione revocatoria.
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La forma dell'atto di appello nella liquidazione coatta amministrativa
Cass. civ.
La Suprema Corte con la decisione in commento si è espressa in merito alla forma dell'atto introduttivo del giudizio di appello avverso alla sentenza pronunciata dal Tribunale in sede di opposizione allo stato passivo della liquidazione coatta amministrativa.
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