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Giurisprudenza commentata |
Il compenso del curatore fallimentare in presenza di revoca del fallimento
App.
La sentenza della Corte d'appello di Bologna in esame affronta l'interessante questione inerente alla liquidazione del compenso al curatore di una procedura fallimentare successivamente revocata e all' individuazione del soggetto cui compete la corresponsione del medesimo.
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Prededucibilità del finanziamento per pagamento del fondo spese nel concordato: applicazione “combinata” degli artt. 182 quater e 182 quinquies l. fall.?
Trib. Savona
Con il provvedimento in oggetto, il Tribunale di Savona affronta la problematica relativa alla natura prededucibile del credito derivante dal finanziamento concesso per il pagamento del fondo spese nell'ambito della procedura di concordato preventivo, poi sfociata in fallimento.
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Funzione del piano di concordato e giudizio di idoneità del tribunale
Cass. civ.
L'art. 161, comma 2, lett. e), l. fall., che prescrive come contenuto del piano la descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta, va interpretato attribuendo rilievo primario non già alle modalità di esecuzione della prestazione prevista nella proposta, bensì ai passaggi per mezzo dei quali la prestazione può diventare concretamente fattibile. La verifica della fattibilità della proposta da parte del giudice comprende necessariamente anche un giudizio di idoneità, nei limiti della valutazione della sussistenza o meno di una manifesta inettitudine a raggiungere gli obiettivi prefissati; sicché la proposta deve ritenersi sempre sindacabile, ove risulti implausibile ovvero manifestamente priva di una ragionevole chance di successo.
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Note sull’impugnazione di un credito ammesso tempestivamente da parte del creditore tardivo
Cass. civ.
Il creditore “tardivo” può impugnare l’ammissione al passivo di un creditore insinuatosi tempestivamente? Tale potere può essere riconosciuto già dal momento della proposizione della domanda o solo in seguito all’ammissione tardiva? La Cassazione risponde agli interrogativi.
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Dopo l'omologa non è più necessaria l'autorizzazione per la partecipazione a gare pubbliche
TAR Lazio
Successivamente all'omologazione del concordato preventivo, devono ritenersi cessati i poteri autorizzatori previsti per gli atti di gestione dell'impresa in capo al tribunale e/o al giudice delegato, con la conseguenza che i requisiti di partecipazione alle procedure di affidamento dei pubblici appalti previsti dagli artt. 80, comma 5, lett. b) e 110 D.Lgs. 50/2016, nonché dall'art. 186-bis, commi 4 e 5 l.fall. – coerentemente con la disciplina generale di cui agli artt. 161 e 167 l.fall. – devono intendersi riferiti alla sola ipotesi della pendenza della procedura concordataria, che prende le mosse con il deposito della domanda e si conclude con l'omologazione.
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Fallimento: la ragionevole contestazione dei crediti esclude l'insolvenza
Cass. 15 dicembre 2021
Può essere dichiarato lo stato d'insolvenza in caso di inadempimento di un solo credito, ove lo stesso sia contestato? La Cassazione risponde all'interrogativo, chiarendo i doveri di accertamento del giudice.
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Fallimento e consecuzione delle procedure concorsuali
Cass. civ. 16 febbraio 2022
Un credito chirografario risultante da un provvedimento passato in giudicato prima della sentenza dichiarativa del fallimento, ma dopo l’apertura del concordato preventivo revocato, può essere ammesso al passivo? La cassazione risponde all’interrogativo, valutando l’operatività del principio di consecuzione.
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Il concordato preventivo per scampare alle azioni risarcitorie per mala gestio, tra abuso del diritto e atti in frode
Tribunale Arezzo 7 ottobre 2021
Gli atti di mala gestio compiuti dagli amministratori determinano la revoca dell'ammissione al concordato preventivo e comportano automaticamente la dichiarazione di fallimento? Il Tribunale di Arezzo, con articolata pronuncia, risponde agli interrogativi, precisando che ruolo abbia l'abuso del diritto nell'ambito delle procedure concorsuali.
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Fallimento omisso medio: il punto delle Sezioni Unite
Cass., sez. un., 14 febbraio 2022
Può essere dichiarato il fallimento del debitore già ammesso a concordato preventivo omologato senza la preventiva risoluzione di quest'ultimo? Le Sezioni Unite compongono il contrasto sviluppatosi intorno all'ammissibilità del c.d. fallimento omisso medio.
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Reclamabilità dei decreti di sospensione, scioglimento dei contratti pendenti e giudicato endoconcordatario
App. Venezia
La Corte distrettuale si è pronunciata in merito alla reclamabilità di provvedimenti con valenza endoconcorsuale, precisando quale strumento debba essere utilizzato a tal fine e se l’omologazione del concordato preventivo possa formare un giudicato endoconcordatario.
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