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News su Fallimento in estensione |
La prova dell’esistenza di una società di fatto e l’estensione ai soci illimitatamente responsabili
Cass. Civ.
Ai fini della dichiarazione di fallimento in estensione ai soci illimitatamente responsabili ai sensi dell’art. 147 l. fall., l’esistenza del contratto sociale può risultare, oltre che da prove dirette, anche da manifestazioni esteriori, rivelatrici delle componenti del rapporto societario come ad esempio sistematici rapporti di finanziamento o di garanzia che si risolvono in uno strumento di apporto di capitali.
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Fallimento in estensione e legittimazione del socio all’opposizione
Cass. Civ. –
Nel procedimento di opposizione alla dichiarazione di fallimento proposto dal socio illimitatamente responsabile, dichiarato fallito ai sensi dell’art. 147 l.fall., questi non è legittimato a contestare il fondamento della dichiarazione di fallimento della società, in relazione al quale la sentenza dichiarativa di fallimento fa stato erga omnes, e quindi anche nei confronti dei soci, attuali e precedenti se fallibili; la sua opposizione può avere – dunque – ad oggetto solo le condizioni che attengono alla sussistenza del vincolo sociale e quindi alla sua personale fallibilità.
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Al vaglio della Corte Costituzionale l’estensione del fallimento di una S.r.l. ai soci di fatto
Corte Costituzionale – 7 dicembre 2017 – n. 255, sent.
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 255 dello scorso 7 dicembre, ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 147, comma 5, l.fall. sollevata, in riferimento agli artt. 3, comma 1 e 24, comma 1 della Costituzione, dal Tribunale di Vibo Valentia.
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Socio occulto e opposizione alla dichiarazione di fallimento
Cass. Civ.
Il socio illimitatamente responsabile dichiarato fallito ex art. 147 l.fall. non è legittimato, in sede di opposizione alla dichiarazione di fallimento, a contestare il fondamento della dichiarazione di fallimento della società.
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La fallibilità della c.d. supersocietà di fatto
Cass. Civ.
Con la sentenza n. 12120/16, la Corte di Cassazione torna sul tema della fallibilità della c.d. supersocietà di fatto, ribadendo che in caso di accertamento dell’insolvenza della stessa, il fallimento in estensione dei soci illimitatamente responsabili costituiti in forma di s.r.l. è una conseguenza ex lege prevista dall’art. 147 l. fall. senza la necessità di accertarne la specifica situazione di insolvenza.
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Estensione del fallimento di una società di fatto al socio imprenditore individuale
Cass. Civ.
In tema di estensione del fallimento, qualora risulti che l’imprenditore fallito sia socio di una società di fatto, la dichiarazione di fallimento di quest’ultima ha natura costitutiva ed efficacia ex nunc comportando il mutamento del titolo del fallimento del socio illimitatamente responsabile, inizialmente considerato imprenditore individuale.
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Estensione del fallimento alla società di fatto cui partecipi una società di capitali fallita: indicazioni dalla Consulta
Corte Cost.
E’ inammissibile, per difetto di motivazione, la questione di legittimità costituzionale, sollevata dal Tribunale di Bari, dell’art. 147, comma 5, l. fall., nella parte in cui, in ipotesi di fallimento originariamente dichiarato nei confronti di una società di capitali, non consente l’estensione del fallimento ad una società di fatto tra la società originariamente dichiarata fallita ed altri soci di fatto, siano essi persone fisiche o altre società. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, con sentenza n. 276 depositata il 12 dicembre.
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Il litisconsorzio con il creditore istante è necessario solo nella fase di reclamo
Cass. Civ.
Nel caso di fallimento del socio occulto ex art. 147 l. fall., il litisconsorzio con l’originario creditore che aveva chiesto ed ottenuto il fallimento della società deve essere assicurato solo nella fase dell’eventuale reclamo proposto contro la sentenza dichiarativa del fallimento in estensione del socio e non anche nel procedimento prefallimentare di primo grado finalizzato all’estensione medesima. Lo ha affermato la Corte di Cassazione con la sentenza n. 10795 del 16 maggio 2014.
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Dopo un anno dalla trasformazione di una s.a.s. in s.r.l. è precluso il fallimento in estensione del socio
Cass. Civ.
Dopo la trasformazione di una società di persone in società di capitali, delle nuove obbligazioni sociali risponde soltanto la società, non essendo prevista un’ultrattività della responsabilità illimitata del socio. Ne consegue che, decorso un anno dall’iscrizione della trasformazione nel registro delle imprese, non può essere dichiarato il fallimento in estensione del socio già illimitatamente responsabile. E’ questo il principio espresso dalla Cassazione, con la sentenza n. 25846 dell’11 novembre.
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